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Gelsomino, consigli per la coltivazione

Consigli per il gelsomino – State cercando dei consigli per la coltivazione del gelsomino? Questa meravigliosa pianta appartiene alla famiglia Oleaceae, che comprende circa 200 specie rampicanti alte fino a 6 metri come, per l’appunto, il Jasminum Officinale, ovvero il gelsomino comune: ve ne sono, comunque, anche di altri tipi come il Gelsomino di Spagna o quello a fiore giallo o rosa, per esempio. Amate questi fiori ed il loro profumo e vorreste averli nel vostro bellissimo giardino, ma siete in cerca di dritte sulla coltivazione? Ecco alcuni preziosi e semplici consigli per la coltivazione del gelsomino.

Gelsomino: introduzione e come coltivarlo

I fiori del gelsomino sono, solitamente, piccoli e di colore bianco e vengono spesso utilizzati come piante ornamentali sia in piena terra nei giardini che come arbusti isolati. Questa pianta ha una lunga storia alle spalle e, secondo l’aromaterapia, il suo profumo procurerebbe uno stato di benessere e di felicità; nell’omeopatia, invece, il gelsomino giallo pare sia usato contro l’influenza, il raffreddore ed il mal di testa. Ma quali sono i metodi di coltivazione per questa bellissima pianta? Come coltivarla? Il gelsomino richiede una semplice coltivazione adatta a chi ha poco tempo: occorre piantarlo in posizioni soleggiate, possibilmente dove vi è un clima fresco; se, invece, ci si trova in zone a clima invernale rigido, sarà bene coltivarlo in vaso con sostegni circolari. Per la propagazione del gelsomino è consigliabile interrare un ramo per alcune settimane, in modo tale che si sviluppino delle nuove radici e il tutto, poi, potrà essere spostato in piena terra – ben concimata – o in un vaso. Ricordate che il gelsomino non tollera il vento, per cui è bene piantarlo in zone riparate dal vento più forte.

Gelsomino: cure e consigli

Il gelsomino non ha bisogno di grandi cure, in quanto può sopportare benissimo periodi di siccità, ma è sempre bene fare comunque delle irrigazioni per stimolarne la crescita e la fioritura evitando, però – proprio come per i tulipani – le innaffiature eccessive che possono portare a ristagni idrici. Per quanto riguarda il terreno, sarebbe meglio fosse fertile e ben drenato; mentre la concimazione va fatta durante la Primavera e l’Estate, utilizzando del concime liquido e, verso la fine dell’Inverno, del compost. Infine, per quanto riguarda la potatura, quest’ultima va effettuata al termine della stagione di fioritura, eliminando i rami che ne compromettono la crescita e gli steli deboli, proprio come si fa anche per le rose.

Published by
Elena Arrisico