Ultimamente si sente spesso parlare di bambini autistici, ma le cause di questo disturbo dello sviluppo sono ancora in gran parte oscure. Nonostante l’opinione pubblica si stia sensibilizzando sull’argomento, complici i media, orientarsi nell’universo autistico è ancora molto complicato. Esistono però dei metodi e dei giochi per bambini autistici a cui è possibile ricorrere per aiutarli a crescere e a interagire più serenamente con il mondo esterno.
I giochi e i giocattoli per bambini autistici favoriscono l’interazione con il mondo esterno, stimolando lo sguardo reciproco, l’attenzione congiunta e lo scambio di turni. Lo sguardo reciproco può essere incoraggiato giocando per esempio con le bolle di sapone. L’adulto è invitato a descrivere le bolle, dicendo al bimbo quanto sono grandi, belle, colorate, in modo tale da attrarre la sua attenzione alternativamente su di esse e su se stesso. Il bambino viene così incoraggiato a guardare, a scambiare sguardi e sorrisi e può essere addirittura promossa la comunicazione, facendo piccole pause in cui il gioco rimane sospeso, in attesa che il piccolo interagisca verbalmente. Per sviluppare l’attenzione condivisa e la sintonizzazione emotiva si può ricorrere ai palloncini: il bambino è attratto e divertito dal colore del palloncino, dal suo suono mentre lo si gonfia, dal suo volume che aumenta. Se il bimbo autistico si diverte sarà più semplice interagire con lui, iniziando per esempio a osservarlo attraverso il palloncino, barriera trasparente che favorisce lo scambio di sguardi.
Nei bambini affetti da autismo, malattia ancora sconosciuta, è fondamentale sviluppare l’attenzione congiunta e lo scambio di turni attraverso il gioco. Giocare a palla sedendosi a terra con il bambino è un’ottima strategia per stimolarlo a guardare, a indicare e in un secondo tempo persino a partecipare in prima persona all’attività. Anche le macchinine si rivelano utili per incentivare entrambe queste funzioni: basterà lanciarle e invitare il bimbo a fare lo stesso. Per quanto concerne l’espressione vocale, essa può essere incentivata attraverso i giochi con la voce: è importante prestare attenzione alle emissioni vocali del piccolo e ripeterle nello stesso identico modo, introducendo progressivamente qualche variabile ed eventualmente qualche parola o frase. Il bambino autistico dovrà essere quindi invitato a ripetere cìò che sente, nel totale rispetto dei suoi tempi. Gli scambi di voce, così come quelli di sguardo, sono infine favoriti dai cosiddetti giochi di contatto, che prevedono la stimolazione fisica del bambino, fingendo per esempio di mangiargli il pancino, battendo le mani contro le sue, facendolo dondolare su un pallone gonfiabile e cadere dolcemente su di sé.