Sono ancora troppe le donne che subiscono maltrattamenti, aggressioni, comportamenti persecutori o vengono perfino uccise. E’ per questo che il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il cui simbolo sono le scarpe rosse, è importante ricordare che ancora oggi, esiste questo fenomeno che affligge tutti i paesi del mondo, compresa l’Italia.
È necessario intervenire in modo concreto contro questa assurdità. Tante le iniziative per cercare di sostenere le associazioni impegnate in prima linea e spingere le donne vittime di violenze a chiedere aiuto. La Rai, ad esempio, con i suoi canali e le testate giornalistiche su radio, tv e web, propone momenti di riflessione e contenuti dedicati.
L’associazione ActionAid chiede di firmare una petizione per chiedere maggiore supporto al Governo. Claudia Gerini, ambasciatrice della campagna #FreeNotFreezed di ActionAid, il 15 novembre ha scoperto a Roma una statua di ghiaccio che rappresenta tutte le donne in uscita dalla violenza: la volontà di uscire da un incubo che fa difficoltà a realizzarsi, che rimane congelato, appunto.
Questo perchè il sistema antiviolenza italiano, però, non garantisce a tutte e in tutti i territori le stesse opportunità a causa di politiche frammentarie e finanziamenti inadeguati.
Giunta alla sua sesta edizione, si svilupperà principalmente sui social, a causa dello stop del campionato per i Mondiali di calcio. Arriveranno testimonianze e foto dei calciatori insieme alle loro compagne, mogli, figlie e degli altri testimonial che si dichiarano, pubblicando una foto con il segno rosso sul viso, esortando i propri followers a fare lo stesso con l’hashtag #UnRossoAllaViolenza.
L’associazione no profit Mama Chat raccoglie le testimonianze di alcune vittime di violenza e offre loro l’assistenza psicologica gratuita e l’orientamento in una chat online. E’ questo il cuore della campagna sociale #LaMiaStoriaInvisibile, fatta di testimonianze di donne “invisibili” le quali condividendo, denunciano e diventano visibili. In questo modo si crea un luogo d’incontro virtuale dove trovare coraggio e voltare pagina.