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Poesie e filastrocche di Carnevale in rima per bambini: le più divertenti

Le poesie di Carnevale in rima sono testi di canzoncine divertenti da insegnare ai più piccoli per far loro apprezzare ancora di più questa festività. Si tratta di poesie in rima molto simpatiche che parlano delle mascherine di Carnevale e dell’atmosfera frizzante che si respira in questi giorni di festa. Giornate colorate per tutti i bambini che si potranno divertire un mondo a giocare con i loro amici e a sfilare per le vie delle città con i loro coloratissimi travestimenti.

Queste filastrocche di Carnevale sono perfette per bimbi di tutte le età: scopriamo le più famose e belle per divertirci con loro.

Filastrocche di Carnevale in rima

Se sei alla ricerca di filastrocche di Carnevale in rima da far imparare ai tuoi figli, da scrivere sul lavoretto che stanno preparando per la scuola, o da recitare durante la festa, ecco di seguito alcune tra le più carine in rima che abbiamo scelto per te e i tuoi bimbi.

Carnevale

Che fracasso!
Che sconquasso!
Che schiamazzo,
mondo pazzo!

E’ arrivato Carnevale
buffo e pazzo,
con le belle mascherine,
che con fischi, frizzi e lazzi,
con schiamazzi,
con sollazzi,
con svolazzi di sottane
e di vecchie palandrane,
fanno tutti divertir.

Viva, viva Carnevale,
che fischiando,
saltellando,
tintinnando,
viene innanzi e non fa male;
con i sacchi pieni zeppi
di coriandoli e confetti,
di burlette e di sberleffi,
di dispetti,di vestiti a fogge strane,
di lucenti durlindane,
di suonate, di ballate,
di graziose cavatine,
di trovate birichine.

I burattini

Son di legno, son piccini,
colorati i vestitini;
sempre buoni e obbedienti,
svegli, allegri e sorridenti:
son delizia dei bambini.
che invenzione i burattini!

Quando alcun non li molesta,
dormon tutti in una cesta:
se ne stanno in compagnia
tutti, in pace ed armonia,
come tanti fratellini.
che gioia i burattini!

Pulcinella ed Arlecchino,
Stenterello e Meneghino,
con Brighella e Pantalone,
Colombina e Balanzone,
fanno ridere i bambini.
Viva, viva i burattini!

Girotondo delle mascherine

Girotondo, girotondo,
noi giriamo tutto il mondo.
C’è Gianduia e Meneghino,
Pulcinella e Arlecchino.
C’è Brighella e Pantalone,
Meo Patacca e Balanzone,
Beppe Nappa siciliano,
Stenterello che è toscano…
Girotondo, girotondo,
noi viaggiam per tutto il mondo,
e con noi portiam la gioia
che è nemica della noia.

La canzonetta di Carnevale

Pulcinella aveva un gallo;
tutto il giorno vi andava a cavallo,
con la briglia e con la sella.
Viva il galletto di Pulcinella!

Pulcinella aveva un gatto;
tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella.
Viva il gattino di Pulcinella!

Filastrocche divertenti per bambini

Le filastrocche più simpatiche da insegnare, recitare e cantare insieme ai tuoi bambini, per divertirsi e passare del tempo in famiglia in occasione del carnevale.

Viva il Carnevale

Viva viva il carnevale,
con il pepe e con il sale
la tristezza manda via
e ci porta l’allegria!
Fischi canti suoni e balli
la vecchietta vuol ballare
ed il nonnetto vuol cantare.
Ad un tratto vedo il babbo
travestito da indiano.
Chi si veste da Arlecchino
chi da Zorro o da Pinocchio
chi da gatto o da fatina
da pagliaccio o da soldato!
Com’è bello Carnevale
che schiamazza per le strade
fa scordare ogni male.
Viva viva il Carnevale.

Tarantella di Carnevale

C’era una volta il signor Arlecchino
che a tutti quanti faceva l’inchino
e se nessuno gli offriva il caffé
lui si girava e faceva pee pee.

E Pulcinella, che è un gran imbroglione,
si divertiva a fare il burlone;
scherzava sempre e faceva arrabbiare
chi non voleva per niente giocare.

Ecco con noi il signor Balanzone
che da tutti quanti pretende attenzione,
e se nessuno vuole ascoltare
resti con noi e si metta a cantare.

Ma la più bella e anche carina
fra tutti quanti è Colombina,
si veste bene ed elegante,
usa un profumo troppo piccante.

Ma che cos’è, cosa non è,
è Carnevale
trallallero trallallà!

Finalmente è Carnevale

Ogni scherzo adesso vale,
sono giorni d’allegria
tutto è gioia e simpatia.
C’è letizia dentro i cuori
tutti i bimbi vanno fuori,
delle maschere è la festa
Arlecchino sempre in testa.

Più degli altri poverello
ma il vestito suo è il più bello,
di colori e luce pieno
sembra sia l’arcobaleno.
E’ da sempre squattrinato
ma in amore fortunato,
ama quella mascherina
che si chiama Colombina.
E felice lui saltella
abbracciato alla sua stella,
è l’amico dei bambini
al suo cuor sempre vicini.

Febbraio

Il febbraio pazzerello
ci ha portato il Carnevale
a caval d’un asinello
e con seguito regale:
Pantalone e Pulcinella
e Rosaura e Colombina
Balanzone con Brighella
e Pieretta piccolina.
A braccetto con Gioppino
che dimena un gran bastone,
van Gianduia e Meneghino
sempre pronti a far questione.
Arlecchin chiude la schiera
che, fra canti, balli e lazzi
lieta va da mane a sera

Filastrocche per bambini classiche

Ti proponiamo alcune delle tante filastrocche carnevalesche che riportano alla storia delle maschere tradizionali italiane, come Brighella o Pulcinella, per insegnare anche ai più piccoli in modo leggero e divertente le origini di questa fantastica festa.

Pulcinella

Pulcinella aveva un gallo;
tutto il giorno andava a cavallo
con la briglia e con la sella.
Viva il galletto di Pulcinella!
Pulcinella aveva un gatto;
tutto il giorno saltava da matto,
suonando una campanella.
Viva il gattino di Pulcinella!

Brighella

Son Brighella, attaccabrighe.
Ho la casacca con le righe,
righe verdi ed alamari,
sempre le tasche senza denari.
Mangio molto, non spendo mai:
niente soldi e niente guai!

Colombina

Vestito bianco
ho di bucato,
verde il grembiule
come un prato.
Dalla cuffietta
di tutti i colori
i riccioli
scappano fuori.

Arlecchino poverino

Arlecchino poverino
non aveva un vestitino.
Ogni bimbo gli ha portato
un pezzetto colorato
e la mamma gli ha cucito
un bellissimo vestito.
Tutti insieme i bei colori,
come tanti sono i cuori
che han donato la letizia
con un gesto di amicizia!

E se siete fan delle rime, perché non ne imparate di nuove? Abbiamo raccolto per voi le più belle: ecco allora il nostro elenco con le filastrocche da non perdere.

Filastrocche carnevalesce di autori famosi

Scopriamo le poesie di carnevale per bambini più conosciute, scritte da grandi autori del panorama letterario italiano: da Gianni Rodari a Gabriele D’Annunzio

Viva i coriandoli di Carnevale, di Gianni Rodari

Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perché i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.

Carnevale vecchio e pazzo, di Gabriele D’Annunzio

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
una montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve e beve e all’improvviso
gli diventa rosso il viso,
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia…
Così muore Carnevale
e gli fanno il funerale,
dalla polvere era nato
ed in polvere è ritornato.

Carnevale, di V. e A- M. Franci

Nelle piazze in ogni via
c’è un’allegra compagnia
che vestita in modo strano
canta balla e fa baccano.
Mascherine mascherine
siete buffe ma carine.
Con i vostri nasi rossi
fatti male storti e grossi
coi costumi che indossate
con gli scherzi che vi fate
voi portate l’allegria
in qualunque compagnia.

Le maschere di Carnevale di Attilio Cassinelli

Arlecchino ti presento
tutte toppe ma contento.
e Brighella suo compare,
cosa pensa di brigare?
Scaramuccia faccia buffa
sempre pronto a far baruffa.
E Tartaglia che non sbaglia,
quando canta non tartaglia.
Meneghino che, pian piano,
va a passeggio per Milano
e Pierrot vediamo qui
che è venuto da Paris.
Vuoi sapere chi è costui?
Peppe Nappa, proprio lui
Pulcinella saggio e arguto
che da Napoli è venuto.
E Gianduia piemontese
che di tutti è il più cortese.
Da Bologna ecco che avanza
Balanzon dalla gran panza.
Tutti insieme fan colazione
e chi paga è Pantalone!

Il Carnevale, di Carlo Rossetti

C’era una volta… il signor Arlecchino
che a tutti quanti faceva l’inchino
e se nessuno gli offriva il caffè
lui si girava e faceva…pepè!

E Pulcinella ch’è un grande imbroglione
si divertiva a fare il burlone!
Scherzava sempre e faceva arrabbiare
chi non voleva per niente giocare.

Ecco con noi il signor Balanzone
che da tutti quanti pretende attenzione
e se nessuno vuole ascoltare
resti con noi e si metta a cantare!

Ma la più bella e anche carina
fra tutti quanti è Colombina!
Si veste bene ed elegante
usa un profumo troppo piccante.

Ma che cos’è?!?
Cosa non è?!?
È carnevale
trallallero lallè!!!

Arlecchino, di Maraldi

Con un saltello e un inchino
eccomi a voi: sono Arlecchino.
Son tra le maschere di Carnevale
la più festosa, la più geniale.
Il mio vestito? Fu una sorpresa,
lo cucì mamma con poca spesa
perché potessi ben figurare
al gran ballo i Carnevale.
So far scherzetti, son birichino,
rido alla vita come un bambino.
Saluto tutti anche a distanza
con un leggero passo di danza.

Published by
Ilaria Mosconi
Tags: Carnevale