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In piscina in gravidanza: i benefici e le precauzioni

Quali sono i benefici e le precauzioni da seguire in piscina in gravidanza? Fare il bagno in piscina quando si è in dolce attesa è assolutamente consigliato perché l’acqua favorisce il rilassamento e permette di allenare le varie parti del corpo senza troppo sforzo. Fra l’altro sono sempre più numerosi i corsi di acquaticità e nuoto per gestanti, che permettono alle donne incinte di migliorare la circolazione, la respirazione, la tonicità e la postura oppure finalizzati al rilassamento. Ecco allora i benefici e le precauzioni per chi vuole frequentare la piscina in gravidanza.

In gravidanza si può andare in piscina?

Fino a quando andare in piscina in gravidanza? In via generale è possibile frequentare la piscina fino agli ultimi mesi perché non sussistono particolari controindicazioni ma nei primi mesi è meglio non fare sport in acqua perché è un periodo molto delicato.

Benefici della piscina in gravidanza

Sono numerosi i benefici della piscina in gravidanza, che si decida o meno di seguire un corso di nuoto o acquaticità. Difatti il massaggio naturale praticato dall’acqua sul corpo è un vero toccasana a 360 gradi.

Per non parlare dei benefici a carico del sistema circolatorio e di eventuali dolori alla schiena e al basso ventre, che il nuoto contribuisce a ridurre.

Dal punto di vista psicologico la piscina è altrettanto benefica perché le donne incinte si rilassano in acqua, diminuendo lo stress e il nervosismo.

Nuoto in gravidanza

Uno degli sport più benefici in gravidanza è il nuoto perché previene problemi circolatori, la tipica pesantezza agli arti inferiori e anche le vene varicose, ed è anche facile da eseguire perché si percepisce meno la fatica.

E’ meglio tuttavia non affidarsi al fai da te ma farsi seguire, durante la gestazione, da un istruttore che vi saprà consigliare le posizioni migliori per il pancione, specialmente se siete ormai al secondo o terzo trimestre.

Gli stili più indicati per la gravidanza sono la rana e il dorso, perché più lenti e semplici da eseguire, ma può essere praticato anche lo stile libero, purché non ci si sforzi eccessivamente. Da evitare invece il delfino. La tavoletta può essere utilizzata ma attenzione a non sovraccaricare la colonna lombare e cervicale.

Esercizi in acqua per gestanti

Gli esercizi in acqua apportano numerosi benefici, difatti oltre a tonificare il corpo, esercitano un massaggio naturale sulla pelle, stimolando la circolazione sanguigna. Inoltre urtando contro il corpo, l’acqua favorisce la percezione di determinate parti del corpo, come per esempio la zona perineale. L’acqua migliora la flessibilità delle articolazioni, aumenta l’elasticità, fa divertire e rilassare.

Esistono anche appositi corsi terapeutici che aiutano in caso di ipertensione o altri disturbi che possono presentarsi in gravidanza, e altri che incoraggiano le donne incinte a mettersi in posizione fetale imitando i movimenti del bimbo nell’utero, in modo da favorire la sintonia.

Tra gli esercizi più apprezzati del momento c’è il watsu, o water-shatzu, una tipologia di shatzu da fare in acqua. Si esegue stando in braccio a un operatore, tramite sollevamenti e oscillazioni che solleticano determinate zone con il massaggio.

Un altro sport da eseguire in acqua è l’acquagym in gravidanza, utilissimo soprattutto negli ultimi mesi, quando il pancione è più pesante. Aiuta a migliorare la vascolarizzazione degli arti inferiori, contrastano gonfiori e quel tipico senso di pesantezza provato da molte donne in dolce attesa. Questo tipo di ginnastica può essere eseguita anche 2-3 volte a settimana, iniziando con un po’ di riscaldamento prima di immergersi in acqua.

Tutti questi esercizi vanno eseguiti in acqua di temperatura compresa fra i 34 e 35 gradi, alcuni di essi possono essere eseguiti anche in coppia.

Per sapere se nella propria città vengono organizzati corsi per gestanti, è sufficiente rivolgersi alle piscine pubbliche o private e chiedere informazioni.

Precauzioni

Come premesso la piscina in gravidanza non comporta controindicazioni ma è comunque importante seguire alcune precauzioni:

  • Evitate il nuoto nei primi tre mesi ma frequentate, se ne avete voglia, la piscina. Il problema non è l’acqua ma semmai l’attività fisica che nei primissimi mesi di gravidanza può risultare un po’ rischiosa.
  • Non superate il 60% della frequenza cardiaca massima.
  • Evitate sforzi eccessivi.
  • Non passate in acqua più di 40 minuti.
  • Nuotate lentamente, facendo spesso delle pause.
  • Se non vi sentite a vostro agio in acqua, evitate di frequentare la piscina o di iscrivervi a corsi di nuoto.

Un altro aspetto da considerare è il rischio di infezioni, che può essere evitato utilizzando sempre asciugamani puliti, da appoggiare su qualsiasi superficie per evitare il contatto diretto con agenti contaminanti.

Published by
Laura De Rosa