Sono passati 37 anni da quando l’Inghilterra ha avuto la sua prima ed unica donna come primo ministro Margaret Thatcher, la Lady di Ferro che cambiò il destino del paese, governando dal 1979 al 1990. A prendere il posto di David Cameron, dimessosi all’indomani del referendum sulla Brexit, sarà sicuramente una donna: o Theresa May, l’attuale ministro dell’Interno, o Andrea Leadsom, responsabile dell’Energia. Quest’ultima ha vinto al ballottaggio contro il ministro della giustizia Michael Gove, un risultato storico e straordinario. Per essere precisi, i risultati che hanno ottenuto confermano la vittoria schiacciante tutta al femminile: la May ha avuto 199 preferenze , Andrea Leadsom 84, terzo posto di gran stacco per Gove con 46 preferenze.
Una delle due donne delle fila del partito conservatore sarà alla guida del paese dal 9 settembre fino al 2020 e soprattutto gestirà la questione Brexit. A tal proposito, sono due figure che già si erano contrapposte per il referendum: Theresa a favore del Remain e Andrea per il Leave.
CHI ERA LA LADY DI FERRO MARGARET THATCHER
Due donne a confronto
Chi é Theresa May
Quella che conosciamo di più è sicuramente l’attuale ministro dell’Interno Theresa May. Una donna che è stata più volte paragonata alla Merkel per la sua forza e determinazione. A favore che il Regno Unito debba rimanere in Europa, secondo la stampa inglese è lei la vera erede della Lady di Ferro. Di sicuro ha già avuto a che confrontarsi con problematiche importanti: da quando è ministro, cioè dal 2010, ha dovuto affrontare la calda tematica dell’immigrazione, i tumulti di Londra nell’estate 2011 e infine i diversi arresti legati al terrorismo. Il suo tallone d’Achille, nonché punto forte nella sua campagna elettorale, è l’immigrazione: auspica che il Governo possa avere più controllo sui flussi migratori.
Chi é Andrea Leadsom
Andrea Leadsom è meno conosciuta ai media internazionali. E’ sottosegretaria all’Energia e al cambiamento climatico. A favore dei Leave, auspica che il suo paese esca in fretta dall’Europa. I biografi la descrivono come molto religiosa e per questo contraria in maniera perentoria ai matrimoni gay. E’ un’esperta di finanza, anche se alcuni rumors dicono che abbia un po’ gonfiato il suo cv. In lei credono molto gli euroscettici che vedrebbero meglio alla guida dell’Inghilterra una donna che appoggi l’uscita dall’Europa, voluta dalla maggioranza dei cittadini. A sostenerla c’è l’ex sindaco di Londra Boris Jonson.
Una sfida inedita tutta al femminile per Downing Street. Chi uscirà vincente sarà sia la leader del partito dei conservatori, i Tory, e soprattutto Premier. Saranno i 150mila iscritti al partito conservatore a votare e decretare la vincitrice. Una situazione un po’ anomala perché, se ci pensiamo bene, sarà appena lo 0,2% a decretare il Primo Ministro inglese che durerà fino al 2020.
Secondo voi che sarà la prossima Lady di Ferro inglese?