Women power sarebbe il motto che sceglieremmo se ne dovessimo attribuire uno alla storia di Eleonora Mezzaro. Storia che ci fa capire, ancora una volta, che contrariamente a quanto può capitare di sentirci dire, noi donne possiamo tutto.
Il trionfo, se meritato, sudato e fortemente voluto, arriva e può arrivare a prescindere dal sesso o dal colore della pelle, non conosce razze o generi, arriva laddove deve arrivare.
Incuriosite dal suo personale successo e dal successo di BRINKE Bike, abbiamo intervistato Eleonora, che con estrema gentilezza ha risposto a tutte le nostre domande.
1. Le nostre vite sono sempre più frenetiche: destreggiarsi fra famiglia e lavoro richiede un notevole impegno, oltre che aumentare i livelli di stress. Sul vostro sito internet si legge: “BRINKE nasce per consentire uno stile di vita attrattivo”. In che modo i prodotti BRINKE possono sostenere le attività quotidiane?
BRINKE sin dalla fondazione progetta, produce e vende non solo bici elettriche ma veri e propri mezzi di mobilità sostenibile e attrattiva. La volontà è infatti da sempre innanzitutto di consentire una mobilità quotidiana alternativa, in tutto o in parte, all’uso dell’automobile o dei mezzi, sottraendo ciascuno di noi dallo stress del traffico e della ricerca di un parcheggio o ancora dalla paura (che abbiamo condiviso negli ultimi anni) di entrare in una metro o salire su un autobus.
Unitamente persegue l’obiettivo di favorire la possibilità, a un numero sempre maggiore di persone, di ritagliarsi un po’ di tempo per sé stessi, ogni giorno. La bici elettrica consente inoltre pedalate in compagnia, una “nuova forma di socialità”, nel weekend e in vacanza.
In questo senso le ebike BRINKE sostengono le attività quotidiane e non solo, favorendo uno stile di vita attrattivo: Chi non desidera trovare tempo per sé nella frenesia delle incombenze e dei troppi impegni quotidiani? Chi non desidera fuggire dalla routine fosse anche solo per un’ora al giorno? Chi non desidera condividere con gli amici e/o la famiglia una pedalata alla scoperta del territorio per massimizzare le emozioni vissute nel proprio tempo libero?
2. Sia sul vostro portale che sui canali social si vedono spesso immagini di donne in sella a delle ebike BRINKE impegnate sia in percorsi cittadini che naturalistici. È possibile affermare che sono proprio le donne ad apprezzare in particolar modo i vostri prodotti?
Direi piuttosto che grazie all’ebike anche l’universo femminile è tornato in sella. Non che sulla c.d. bici muscolare da strada o MTB, le donne non salissero ma è innegabile che, nei termini più estremi, fosse uno sport più frequentemente praticato dagli uomini.
La bici elettrica favorisce sicuramente una nuova forma di mobilità, meno esclusiva. Aggiungo che la connotazione stessa della bici elettrica favorisce l’uso da parte delle donne che per “organizzazione sociale”, sono solitamente quelle più spesso chiamate a rincorrere le incombenze quotidiane.
3. Ebike: non solo mezzo di trasporto. Come le biciclette elettriche stanno cambiando le nostre vite.
Come anticipavo per tutto quanto detto le ebike favoriscono non solo un nuovo modo di muoversi e di spostarsi ma soprattutto uno stile di vita alternativo.
4. Sostenibilità: la particolare attenzione di BRINKE verso il pianeta, denota una grande sensibilità d’animo. Non sono soltanto il tipo di prodotto, ma anche le sedi lavorative lo sono e coloro che vi lavorano ben si adattano a questa filosofia di vita. Cosa significa essere un #BRINKElovers?
Essere un #BRINKElovers significa non solo scegliere i prodotti BRINKE ma condividere i valori dell’azienda. La nostra Spa Valsabbina Commodities aveva un approccio sostenibile quando ancora questi temi andavano poco di moda. Siamo un’azienda etica che pone attenzione non solo alla sostenibilità ambientale ma anche alle politiche del lavoro. Alimentiamo ad esempio, oltre a iniziative come il “Bike to work” anche una grande partecipazione delle quote rosa in azienda… non sono l’unico esempio.
5. Cosa si prova a essere la Manager di un’azienda di successo in un mercato in crescita?
È senza dubbio una grande sfida e al tempo stesso un cammino quotidiano (anzi una pedalata) importante. Vivo e sento i valori aziendali e reputo un grande privilegio esserne portavoce.
6. Quali sono le maggiori difficoltà che ha incontrato finora?
Lato comunicazione sicuramente l’opinione pubblica in Italia nei primi anni del mio lavoro in BRINKE ha determinato la necessità di superare certe resistenze. In passato, infatti, la bici elettrica era considerata dai più la bici per chi non sapeva o non voleva pedalare. Il mio lavoro – insieme sicuramente a colleghi di altre realtà importanti del settore – è stato di favorire una corretta collocazione della ebike nella mente delle persone, evidenziando le potenzialità concrete che la bici elettrica possiede. Mi sento di dire che in questo senso sono stati fatti passi in avanti importanti.
Solo quando le due ruote saranno per tutti, obiettivo sicuramente favorito dalla bici elettrica, potremmo davvero favorire il cambiamento reale e condiviso. Il nostro motto, infatti, è “Ride for you, ride for everyone”.
7. BRINKE fra dieci anni: cosa cambierà nel processo di realizzazione delle ebike?
Credo che ciò che più evolverà sarà la consapevolezza dei nuovi bikers e le loro esigenze; le ebike andranno poi di pari passo. Sicuramente tecnologia e sostenibilità sono e saranno un binomio imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale non solo nel settore ciclo.