“La Grande Bellezza” – film del 2013 di Paolo Sorrentino – ha incantato Hollywood e si è aggiudicato l’ambitissima statuetta degli Oscar: reduce dalla vittoria ai Golden Globe come “miglior film straniero”, l’opera di Sorrentino ha, infatti, conquistato anche i membri dell’Academy statunitense. Ma di cosa parla il discusso film del regista napoletano?
Jep Gambardella nella sua vita ha scritto un solo libro, “L’Apparato Umano”: l’uomo – che vive a Roma, capitale italiana avvolta dalla bellezza del suo passato, ma profondamente cambiata dalla miseria dei giorni nostri – infatti, non ha più pubblicato opere, perché sente di non avere nulla in cui in credere e da comunicare agli altri. Al compimento del suo 65esimo compleanno, però, Jep si ritrova a riflettere sulla vita e a meditare su stesso e sul mondo che lo circonda, facendo rinascere in lui la voglia di scrivere per dare un senso alla propria esistenza e mettere a nudo la falsa bellezza della vita mondana perché, come egli stesso dirà: “Mi chiedono perché non ho più scritto un libro, ma guarda qua attorno… queste facce, questa città, questa gente! Questa è la mia vita: il nulla”.
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Presentato in concorso al Festival di Cannes del 2013 – in concomitanza con l’uscita nelle sale cinematografiche italiane – ”La Grande Bellezza” è stato designato come film rappresentante del cinema italiano alla selezione degli Oscar 2014 per “miglior film in lingua non inglese”. Perché questo film ha riscosso tutti questi consensi, in special modo all’estero? Prima di tutto, l’ultimo film italiano ad aggiudicarsi un Golden Globe fu, nel 1990, “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore; il ché ha lasciato sin da subito presagire bene anche per gli Oscar: se un lavoro italiano giunge alla vittoria del più grande riconoscimento dell’intrattenimento cinematografico e televisivo, non può che essere di buon auspicio per la cerimonia degli Oscar, di cui i Golden Globe sono – in un certo senso – anticipatori. E così è stato: “La Grande Bellezza” ha trionfato, durante la notte degli Oscar, come “miglior film straniero“. “La Grande Bellezza” è stato un film particolarmente apprezzato all’estero, perché racconta l’Italia e Roma senza perdere di vista i tratti caratteristici che le hanno rese famose ed amate nel mondo: ad Hollywood appare, quindi, come un film “classico” che ricorda grandi nomi del cinema italiano; al contrario, nel Bel Paese, non ha raggiunto il successo sperato proprio perché narra una realtà che gli italiani hanno costantemente sotto gli occhi e trovano, quindi, poco interessante. Nonostante ciò, il ritratto di Roma offerto da Sorrentino non si può negare che sia duro e toccante al tempo stesso e, per l’appunto, empirico: il regista campano dipinge una tragica verità, tramite gli occhi del suo personaggio principale che porta a riflettere lo spettatore sulla realtà che lo circonda. “Un Paese davvero strano, ma bellissimo”, come lo stesso Paolo Sorrentino lo definisce.
Ad oggi, gli Oscar hanno portato all’Italia 14 statuette – la penultima ottenuta grazie a Roberto Benigni ed al suo “La Vita è Bella”, nel 1999 – e ben 27 nomination, facendo del nostro Paese il primo in classifica per quanto riguarda la categoria. “La Grande Bellezza” ha donato all’Italia la quattordicesima statuetta, durante la notte degli Oscar 2014.
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