Le donne che hanno combattuto per i diritti e il proprio paese. Nonostante la storia sia stata scritta prevalentemente dai maschi per ovvie ragioni di potere, alcune stelle al femminile hanno brillato nel firmamento dei diritti civili illuminando il cammino dell’umanità. Da Evita Perón, leader spirituale dell’Argentina, a Indira Gandhi, politica indiana famosa per aver contribuito a trasformare il subcontinente in un paese moderno, da Anna Eleanor Roosevelt, first lady americana che lottò per i diritti civili tutta la vita, a Aung San Suu Kyi, politica birmana attiva da molti anni nella difesa dei diritti umani.
María Eva Duarte de Perón, la celebre moglie del Presidente Argentino Juan Domingo Perón, è stata un’antesignana dei diritti civili a favore dell’emancipazione femminile e delle classi meno abbienti. Con la legge 13.010 del 1947 fece riconoscere l’uguaglianza dei diritti politici e civili tra uomini e donne e nel 1949 fondò il Partito Peronista Femminile, attivo nel salvaguardare la dignità delle donne a 360 gradi. Le sue umili origini e il suo impegno sociale la resero amatissima dal popolo argentino di cui divenne oggetto di devozione.
Mamma India per i poveri, Durgar, ovvero dea della guerra, per i suoi detrattori, Indira Ghandi è una delle 40 donne più potenti della storia che con polso e fermezza ha saputo traghettare un paese afflitto da estrema povertà ed enormi disparità sociali verso un futuro moderno e democratico.
First lady statunitense fra il 1933 e il 1937, Anna Eleanor Roosevelt è passata alla storia per aver lottato strenuamente per la salvaguardia dei diritti civili nonché per il suo impegno sul fronte femminista. Contribuì inoltre alla creazione delle Nazioni Unite e presiedette la commissione che approvò la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, meritandosi l’appellativo di First Lady of The World.
Nata nel 1902 ad Ossana, in provincia di Trento, Maria De Unterrichter fu una delle 21 donne dell’Assemblea Costituente italiana. Fu particolarmente attiva nelle questioni legate all’emancipazione femminile e si dedicò per tutta la vita alle attività pedagogiche tanto da divenire nel 1963 membro del Comitato per l’educazione, le scienze e la cultura della Commissione nazionale italiana presso L’Unesco.
Aung San Suu Kyi è una politica birmana impegnata da molti anni nella difesa dei diritti umani del suo paese, purtroppo dominato da una spietata dittatura militare che ha sempre cercato di ostacolarne l’operato. Simbolo dell’opposizione non violenta al regime nonché promotrice della Lega Nazionale per la democrazia, nel 1991 ha vinto il Premio Nobel per la pace ed è una delle donne che attualmente stanno davvero cambiando il mondo.
Attivista dei diritti civili e pioniera del femminismo italiano, la giornalista Anna Maria Mozzoni, nata a Rescaldina nel 1837, si è dedicata per tutta la vita alla lotta contro le ingiustizie di genere, scrivendo numerosi libri sull’argomento e schierandosi apertamente contro le idee retrograde di alcuni conservatori della sua epoca, tra cui Mazzini e Proudhon. Si prodigò inoltre per il riconoscimento del diritto di voto alle donne, il diritto all’istruzione, l’accesso alla professione e agli impieghi.
Nonostante la sua cattiva reputazione che la vuole malvagia e spietata, Caterina de Medici, regina consorte di Francia dal 1547 al 1559, lottò per tutta la vita contro le guerre di religione a sostegno della tolleranza civile. Ad ispirarla l’erasmismo, corrente dell’Umanesimo cristiano a favore di una politica di pace, e il neo-platonismo, movimento che predicava la missione divina del sovrano quale garante di pace ed armonia.