Tutti i genitori dovrebbero conoscere l’importanza delle parole, quando si parla con i bambini. Queste possono, infatti, avere un enorme impatto nello sviluppo e nella crescita di questi. Alcune frasi possono influenzare il loro sviluppo psicologico ed emotivo. Ci sono espressioni che possono far male e lasciare dei segni invisibili, che persistono nel tempo.
Alcune parole possono essere dannose per l’autostima, il comportamento e la sicurezza emotiva. Scopriamo le frasi da non dire mai a un bambino, quello che devi assolutamente evitare di dire per non fargli del male.
Le frasi tossiche da non dire ai bambini che uccidono la loro autostima e che umiliano
Occorre essere consapevoli del potere che hanno le parole. È importante comprenderlo per poter crescere dei bambini sicuri di sé e felici, pronti ad affrontare il mondo con fiducia. I genitori sono, per loro, dei punti di riferimento, quindi è necessario fare estrema attenzione. Ecco cosa non dire mai.
- Sei cattivo, stupido, brutto, ecc…: i bambini finiscono per credere, sempre, a ciò che dicono mamma e papà.
- Non piangere… non è niente: piangere è per i bambini un modo per sfogare le proprie emozioni – gioia, tristezza o paura – e dire così farebbe loro capire che non va bene mostrare le proprie emozioni. Bisogna, invece, far capire che mamma e papà ci saranno sempre. Fare il contrario sarebbe come minimizzare i loro dispiaceri.
- Non ho tempo… lasciami in pace!: è bene organizzarsi per avere il tempo che serve per i propri figli. I bambini, infatti, si sentirebbero respinti, soprattutto quando sono piccoli e vogliono stare di più con i propri genitori. Meglio dire quando si potrà passare del tempo con loro, facendo capire che non sono di certo un peso.
- Non sei capace… faccio io!: bisogna guidare il bambino, aiutarlo a imparare e non sminuirlo come se fosse un incapace che non sa fare le cose. In questo modo, infatti, perderà lo spirito di iniziativa e non crederà mai in se stesso.
- Guarda come fa tua sorella/tuo fratello: ogni bambino ha i suoi tempi e le sue caratteristiche, motivo per cui fare paragoni con fratelli, sorelle o amici non è la mossa migliore. Un comportamento del genere farebbe nascere insicurezze, facendogli credere di essere una delusione per i genitori. Facendo così, il bambino si sentirebbe inferiore rispetto agli altri. Fare paragoni non serve.
- Finiscila o le prendi: quando si perde la pazienza, si può arrivare a fare delle minacce che potrebbero peggiorare la situazione. Il bambino può non capire perché non deve fare una certa cosa e sarebbe più opportuno spiegarlo, per fargli comprendere l’errore.
- Cosa diranno gli altri?: fa credere al bambino che è importante il giudizio altrui. Questo, certamente, non aiuta a costruire l’autostima. Ogni bambino deve sviluppare il proprio modo di pensare, a prescindere da quello che pensano gli altri.
- Non ti voglio più bene, se fai così: si tratta della frase peggiore che si possa mai dire a un figlio. È una sorta di ricatto emotivo, che porta il bambino a diventare insicuro dell’affetto dei propri genitori. Potrebbe temere di perdere il loro amore per colpa sua, facendo nascere una grande sfiducia in se stesso.
In conclusione, è meglio utilizzare frasi motivazionali per incoraggiare i bambini, sottolineando i punti di forza, condividendo il proprio tempo, risolvendo i problemi insieme e spiegando i comportamenti errati con calma. Scopri anche come prendersi cura di un neonato e i consigli per il primo giorno di scuola.