Da recenti studi, le stufe a legna sarebbero pericolose per la salute e per l’ambiente. Ritornata di moda per ammortizzare i costi dei moderni impianti di riscaldamento, la stufa a legna è da sempre considerata una delle fonti di riscaldamento più pratiche ed economiche. Per questo, solo in Inghilterra, ogni anno si contano 175 mila nuove installazioni di stufe a legna. Tuttavia, a lanciare l’allarme sugli effetti nocivi del riscaldamento domestico questa volta è il quotidiano MailOnline, uno dei siti di informazione inglesi più visitati al mondo. Da anni, però, la pericolosità delle stufe a legna era stato un argomento discusso da altri importanti protagonisti come, il Ministero della Salute, le Arpa regionali e l’Enea.
Le stufe a legna sono un sistema di riscaldamento che utilizza il legno come combustibile. Vengono realizzate con una camera di combustione chiusa e un ingresso per l’aria che è in grado di regolare l’intensità del calore necessario per riscaldare l’ambiente circostante. Ovviamente, rappresenta uno dei modi per risparmiare sul riscaldamento. Tuttavia, le problematiche sorgono alla fuoriuscita del fumo della legna, il quale nasconde delle pericolose particelle, invisibili ad occhio nudo ma letali per la salute dell’uomo. Tra queste ci sono i depositi di fuliggine, che riescono ad insinuarsi in profondità nei polmoni, ma anche composti chimici come benzene, formaldeide, acroleina, ossidi di azoto e altre sostanze chimiche nocive chiamate IPA (Idrocarburi policiclici aromatici). Inoltre, una delle emissioni più pericolose all’interno delle mura domestiche è quella del monossido di carbonio, un gas incolore, inodore, insapore, che rappresenta una delle cause più frequenti di morte per intossicazione respiratoria.
Tutte queste sostanze disperse nell’aria, tanto in quella di casa che in quella esterna, prendono il nome di particolati e sono, ad oggi, gli inquinanti considerati di maggiore impatto nelle aree urbane.
Gli esperti affermano che le stufe possono avere un forte impatto sulla qualità della nostra vita a causa delle loro emissioni. Come precedentemente detto, le stufe a legna producono delle particelle invisibili, chiamate particolati che, se inalate a lungo, provocano all’organismo gli stessi effetti causati dalla respirazione dei gas di scarico delle automobili e delle centrali elettriche. Pertanto, i rischi per la salute sono:
Le nuove normative europee hanno, da qualche tempo, inserito delle importanti disposizioni per rendere le emissioni delle stufe di minor impatto verso l’ambiente. Inoltre, le stufe a legna di ultima generazione sono meno inquinanti e più sicure per l’uomo. Tuttavia, è bene conoscere alcuni accorgimenti per limitare, quanto più possibile, le emissioni nocive del legno.
Utilizzare sempre della legna secca, ben stagionata, e tagliata in piccoli pezzi. Secondo gli esperti, infatti, la qualità del legno è importante per ridurre il fumo e, di conseguenza, l’inquinamento dentro e fuori casa.
Una fattore essenziale, che deve essere presente in qualunque casa con la stufa, è garantire un ottimo flusso d’aria nell’ambiente per ridurre al minimo la pericolosità del particolato. Il pericolo principale delle particelle invisibili, infatti, è che queste si concentrino in un luogo delimitato divenendo letali per coloro che le respirano e causando il cosiddetto inquinamento indoor.
Le stufe a legna, così come gli impianti di riscaldamento e le canne fumarie, devono essere sottoposti a manutenzione ogni anno per eliminare qualsiasi rischio di funzionamento e mantenere alta l’efficienza e la sicurezza. Per le stufe a legna basta la periodica pulizia e un’ispezione dei condotti.