È la nuova tendenza che sta spopolando in fatto di moda: il Gorpcore. Uno stile provocatoriamente brutto, fatto di vari capi e oggetti utili ma non belli, capi di abbigliamento da comprare prima di andare a fare un campeggio oppure sciare. Giacconi, cappelli o sciarpe, ma anche pantaloni o magliette che insieme creano uno stile molto sportivo, non bello a vedersi ma decisamente comodo. Gorpcore è simbolo di volume, e quindi maglioni su maglioni con stivali e giubbotti.
Si tratta di un movimento estetico che ha preso piede durante il periodo di lockdown, quando si è espressa la necessità, soprattutto per chi viveva in città, di riconnettersi con la natura attraverso anche lo stile. Tantissimi brand hanno cavalcato l’opportunità producendo abbigliamento tecnico che generalmente veniva prodotto solo dalle etichette specializzate. Così da brand come Gucci si trovano giacconi imbottiti da campeggio dai colori accesi.
Gorpcore deriva dall’acronimo di Good Ol’ Raisins and Peanuts, letteralmente “buona vecchia uvetta con noccioline”, cioè il classico mix energetico per affrontare delle lunghe escursioni in natura. Il nome di questo trend è il risultato di un articolo pubblicato qualche anno fa da The Cut.
Tra gli aspetti fondamentali dell’estetica Gorpcore, oltre al volume dei capi, allo stile sportivo e ai colori accesi, è la sua essenza unisex: i confini tra abbigliamento maschile e femminile vengono sfumati a un nuovo livello, rendendo questa estetica ancora più appetibile in particolare per le nuove generazioni Millennials e Gen Z.
L’estetica gorpcore punta alla creazione di look funzionali, specialmente se ci si trova all’aria aperta, nella natura. Uno stile che ha conquistato un’infinità di star, da Kendrick Lamar a Dua Lipa, passando per Bella Hadid. Tutte celebrity che con il loro look hanno fatto puntare ancora di più i riflettori sull’estetica Gorpcore, facendola entrare a tutti gli effetti tra le tendenze moda di questa stagione.