In un’era dove esibire un corpo completamente -o quasi- spoglio di tatuaggi pare costituire il nuovo caso raro, le tendenze in merito sono in continuo movimento verso evoluzioni di stile sempre più minimali e vagamente futuristiche. Perché sì, se è rimasto ancora qualcosa in grado di fare moda che esuli dalla schiera di reminiscenze appartenenti ai primi duemila questi sono proprio i Tiny Tattoos tanto in voga, fedelmente accompagnati dalla miriade di sempiterne frasi da tatuare, distanti anni luce da soggetti importanti e a volte grossolani quali imponenti greche, tribali, stelle, delfini, gechi e labbra alla Pin-Up stampate sulla pelle.
Così, fra tradizionali tatuaggi maori quasi sempre intrisi di significato e i profili puliti dei tatuaggi minimal, si afferma con sempre maggiore decisione la Line Art Tattoo. Ed è proprio d’arte che si tratta: la nuova frontiera tende all’essenzialità e spinge ad imprimersi addosso l’urgenza di certi concetti attraverso linee quanto più sintetizzate possibile, nitide ma efficaci nella loro estrema semplicità.
Primo su tutti è stato l’ormai celebre tatuatore iraniano Mo Ganji ad introdurre al mondo (almeno a quello social) tale nuova visione, quella di una linea continua ed ininterrotta a tracciare i contorni di volti, animali e fiori traendo probabilmente geniale ispirazione dalla nota “tecnica del tratto continuo” per poi applicarla con grande precisione all’ambito del tatuaggio e farne la sua firma.
Oggi quello dei cosiddetti Single Line Tattoos (altrimenti detti One Line Tattoos) è uno degli stili in assoluto più amati da chiunque, indistintamente da uomini e donne –celebrities comprese- nonché quello più ricercato da numerosi esperti del settore, instancabilmente intenti a perfezionare il loro tratto. Se hanno già il nostro cuore? La risposta è pressoché scontata.