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Truccarsi significa vederci e soprattutto sentirci meglio di fronte allo specchio, e con noi stesse. Vi spieghiamo perché non rinunciare al trucco nei momenti di apatia e passività usando il make up come una vera e propria terapia. Colori, luminosità e glitter per scacciare via la tristezza!
#iorestoacasa? Via al make up terapeutico
Nei periodi di maggiore stress, come il momento storico attuale, probabilmente divise tra smart working e quarantena, è importante fare appello a tutte le risorse per provare a tirarsi su, quando la tristezza fa capolino. Proprio per questo motivo l’uso della parola “terapia” associata al “make up” non è fuori luogo, anzi! L’obiettivo è strizzare l’occhio alla propria femminilità e rafforzare l’autostima per sentirci più forti e sicure. Si può fare tutto questo con il trucco? Assolutamente sì, e la psicologia conferma.
La gestualità del trucco
Se riflettiamo sulla gestualità del make up ci rendiamo conto di alcuni passaggi importanti. Per prima cosa mettersi davanti allo specchio comporta “guardarsi”, mettere a fuoco la propria persona e il proprio viso, quasi come a dire: “Eccomi, ci sono e sono qui”. Trascorrere qualche minuto con l’altra sé nel tentativo di renderla più bella e gradevole, significa prendersi cura di se stesse.
Make up terapia: 8 storie di donne che dicono grazie al trucco
Non è difficile dunque immaginare che in molti casi iniziare a “darsi un tono” con un tocco di eyeliner, una buona dose di mascara, un fard rosato, e un colore vistoso sugli occhi, possa contribuire a farci spuntare il sorriso e a migliorare l’umore, per il semplice fatto di vedersi meglio.
La make up artist Roberta Scagnolari nel suo libro “Make-up terapia” ha raccontato 8 casi di donne che sono rinate grazie al trucco. Il make up le ha aiutate a superare difficoltà legate a malattie e altre forme serie di disagio, come ad esempio bulimia e cancro.
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Ora tocca a te: inizia la Make up terapia
Non hai più scuse, ora tocca a te testare la “terapia del make up”. Prova a mescolare i colori di stagione, con un occhio alle novità: il gloss appena messo sul mercato, lo smalto opaco, gli ombretti glitter e il fondotinta nude tint. Si può provare e sperimentare senza limiti, e non dimenticare il rossetto! Pare che Elizabeth Arden li distribuisse alle suffragette in marcia per ottenere il diritto al voto come simbolo di solidarietà e affermazione di se stesse. Puoi non indossarlo tu? Direi di no!
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