La mastoplastica additiva è uno degli interventi più richiesti dalle donne. Scopriamo cos’è, come avviene, il post-operatorio, i rischi e il prezzo. La mastoplastica additiva è uno tra gli interventi di chirurgia estetica più richiesti dalle donne. Le ragioni che spingono ogni anno migliaia di appartenenti al genere femminile a sottoporsi a questo intervento al seno sono le più varie: c’è chi vuole dare al decolleté le dimensioni e la forma sempre desiderate, chi vuole restituire al seno il tono e il volume perso, chi vuole piacere e piacersi a 360° mettendo mano dove madre natura ha mancato. In parole povere, per molte di noi si tratta di un sogno che diventa realtà ma trattandosi, appunto, di un intervento chirurgico, è importante conoscere nel dettaglio alcuni aspetti fondamentali. Scopriamo insieme cos’è la mastoplastica additiva, come avviene, quali sono i rischi e i prezzi, imparando qualcosa in più anche sul post-operatorio.
Se ne avete sentito parlare, magari vi sarete chiesti cos’è la mastoplastica additiva. Come anticipato prima, si tratta di un intervento di chirurgia estetica volto ad aumentare le dimensioni del seno, correggendone forma, proporzioni e simmetria, con l’inserimento di protesi mammarie di ultima generazione in gel coesivo di silicone testurizzato: un materiale sicuro, biocompatibile e certificato. Niente aumenti di volume fini a se stessi. La mastoplastica additiva, se ci si affida a un chirurgo serio di comprovata esperienza, punta più che all’effetto maggiorata a tutti i costi all’equilibrio della forma e delle proporzioni del seno: i risultati garantiti dall’intervento di mastoplastica additiva devono, infatti, essere naturali, sia alla vista che al tatto. Si tratta, dunque, di un intervento utile a chi desidera rendere il seno più proporzionato rispetto al corpo – magari, sciupato in seguito a gravidanza o allattamento – correggendo eventuali asimmetrie e migliorando la differenza di volume tra i due seni.
Ma come avviene la mastoplastica additiva? Per prima cosa, si svolge una visita specialistica pre-operatoria per valutare lo stato di salute della paziente – con l’ausilio di esami e controlli vari – e per spiegare lo svolgimento dell’operazione, oltre che cosa fare prima che si verifichi: ad esempio, sospendere alcuni farmaci o seguire un certo tipo di alimentazione. Il chirurgo plastico, poi, sceglie la protesi più adatta in base alla conformazione della paziente e alla caratteristica dei tessuti – forma e dimensioni del seno, ad esempio – in modo tale che il seno possa risultare il più naturale possibile. Le protesi possono essere di diversi tipi e sono composte da un involucro esterno in silicone e da uno interno in gel di silicone: quest’ultimo presenta la morbidezza del tessuto mammario, ma agisce come una sostanza solida così da evitare la dispersione del contenuto nella mammelle in caso di rottura. Le protesi possono essere a goccia, rotonde o con profilo anatomico. Durante la mastoplastica additiva, le incisioni vengono solitamente effettuate nella zona dell’areola, nella regione ascellare o nel solco sottomammario. L’operazione avviene tramite l’inserimento delle protesi mammarie sotto la ghiandola mammaria o il muscolo grande pettorale (sottomuscolare), oppure con la cosiddetta tecnica del “dual plane”, come spiegato dal professore Mario Dini: (https://www.chirurgia-plastica-estetica.it/mastoplastica-additiva.asp) la prima operazione è più semplice, ma rende più visibili le protesi e più difficile la mammografia; la seconda richiede un lavoro più impegnativo e una maggiore durata dell’intervento – oltre che del post-operatorio – mentre la tecnica “dual plane” consente di ottenere un risultato migliore con il posizionamento della parte superiore della protesi sotto al muscolo grande pettorale e la parte inferiore sotto la ghiandola mammaria. L’operazione chirurgica può durare da una a due ore.
Che dire del post-operatorio della mastoplastica additiva? Se l’intervento si è verificato in anestesia generale, è consigliabile che la paziente resti a riposo fino al giorno seguente, mangiando leggero e assumendo antibiotici e antidolorifici prescritti dal medico; se si tratta di un’operazione in anestesia locale con sedazione, invece, la paziente potrebbe essere dimessa il giorno stesso. Sarà necessario svolgere una visita a 48 ore dall’intervento e un’altra che servirà a rimuovere i punti di sutura. Quali sono i tempi di recupero per la mastoplastica additiva? Naturalmente, è consigliabile restare a riposo per almeno una settimana, evitando – a partire dal terzo giorno – attività particolarmente faticose, bagni o l’esposizione al sole. Dopo tre settimane circa, si può riprendere lo svolgimento delle normali attività. Nei primi giorni dopo l’intervento, potrebbero verificarsi dolore, gonfiore ed ecchimosi.
Se ci si affida a specialisti preparati, di comprovata esperienza e professionalità, i rischi della mastoplastica additiva si riducono notevolmente. Premettendo che si tratta di una procedura abbastanza semplice che viene effettuata milioni di volte in tutto il mondo ogni anno, con successo ed esperienze positive, è comunque bene tenere presente che – come per tutti gli interventi chirurgici – è comunque possibile che si incorra in complicanze. Tra le complicazioni che potrebbero verificarsi, c’è la cosiddetta “contrattura capsulare” – ovvero, il possibile rigetto della protesi – che consiste nella formazione di una cicatrice attorno alla protesi che, con il tempo, potrebbe provocare dolore. In altri casi, potrebbero verificarsi infezioni, ipersensibilità, dislocazione o rottura delle protesi. La durata delle protesi è variabile e dipende da diversi fattori, quali la qualità delle stesse, il tipo di incisione, di intervento o le caratteristiche tissutali e lo stile di vita della paziente, ad esempio. Per ridurre il rischio di complicanze, è consigliabile seguire attentamente i consigli e le istruzioni del medico, sia prima che dopo l’intervento.
In molte si chiedono quale sia il prezzo della mastoplastica additiva. Ovviamente, non esiste un vero e proprio listino dei prezzi validi per tutti gli specialisti in chirurgia estetica, poiché il costo dipende molto dalla struttura a cui ci si rivolge, dalla tipologia di intervento e dalle protesi scelte. Ad ogni modo, le cifre indicative possono oscillare tra i cinquemila e i diecimila euro. Infine, è bene ricordare di diffidare da chi propone prestazioni a basso costo o effettuate in strutture non autorizzate: è di fondamentale importanza che vengano utilizzati i materiali migliori e che ci si affidi a strutture sanitarie a norma di legge, oltre che a seri specialisti in chirurgia plastica.