Metti anche tu il miele sul cuccio al tuo piccolino? Occhio, cosa devi sapere

Mettere il miele sul ciuccio dei bambini rappresenta una pessima abitudine. Essa comporta dei rischi non indifferenti per i piccoli.

Il ciuccio è uno strumento largamente utilizzato dalle mamme. Serve per calmare i bambini piccoli e per tranquillizzarli. Va incontro a un istinto naturale del piccolo che è quello di succhiare. Alcuni neonati, tuttavia, si rifiutano di utilizzarlo. Lo lasciano cadere dalla bocca, continuando a piangere e a lamentarsi.

Così, certi genitori, nel tentativo di renderlo maggiormente appetibile, utilizzano un sottile strato di miele. I bimbi, sentendo il sapore dolce, lo accettano con più facilità. Questo alimento, tuttavia, può avere dei gravi effetti collaterali. Gli esperti consigliano di fare attenzione perché i rischi per la salute dei più piccoli sono elevatissimi.

Mettere il miele sul ciuccio: i rischi per i neonati

Molti genitori sottovalutano i pericoli legati al miele. Lo considerano un alimento naturale e pieno di nutrienti. Sono convinti che una piccola quantità non possa nuocere ai neonati. In realtà, le cose non stanno affatto così. I medici consigliano di dare questo cibo solo dopo il primo anno di età. Nei mesi precedenti, è meglio evitare di compiere questo gesto. La salute dei piccoli potrebbe correre un grave pericolo.

Mettere il miele sul ciuccio
I neonati non dovrebbero assumere miele – pourfemme.it

Il miele viene prodotto dalle api. Questi operosi insetti lo ricavano dal polline. Volano dai fiori all’alveare per portare il materiale necessario alla produzione. Tali movimenti possono farle entrare in contatto con le spore di un batterio chiamato ‘Clostridium botulinum’. Esse rimangono intrappolate nel miele, arrivando sulle tavole dei consumatori. Le persone adulte non rischiano nulla perché i loro succhi gastrici sono in grado di distruggerle velocemente.

Lo stomaco dei neonati, tuttavia, lavora in modo diverso. Non è in grado di contrastarle in modo efficace. Il processo di digestione, così, le spinge nell’intestino quasi completamente integre. Qui, trovano l’ambiente perfetto per proliferare e innescare la malattia. Si tratta di una condizione davvero grave che, se non curata in tempo, può risultare anche fatale.

I sintomi, caratterizzati da debolezza, voce alterata, costipazione, ritenzione urinaria e rigurgito, peggiorano velocemente. L’incubazione è breve, solitamente non supera le 72 ore dal momento dell’assunzione. Davanti a un eventuale sospetto, è fondamentale mettersi in contatto con il pronto soccorso.

I bambini, inoltre, tra i 6 e i 10 mesi, sono protagonisti della nascita degli incisivi. Il miele, a contatto con lo smalto per diverse ore, può favorire lo sviluppo delle carie. I batteri si insinuano sulla superficie dei denti, corrodendo lo smalto e danneggiandoli in modo irreversibile. Negli ultimi anni, secondo le statistiche, questo fenomeno è aumentato notevolmente.

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