Muffa in casa, attenzione al colore: qual è la più pericolosa tra quelle comuni

La muffa in casa non è sempre uguale, è fondamentale infatti comprendere bene di che tipologia si tratti per poterla debellare.

Un prodotto presente in quasi tutte le case, un fungo che si alimenta molto facilmente e si diffonde a macchia d’olio. La muffa può essere un nemico veramente ostile, oltre che pericoloso. Infatti, anche se tutti lo ignorano, ha conseguenze ben peggiori di quanto si possa immaginare.

Va a colpire pareti, mobili e può penetrare anche nell’organismo. Per tale motivo non è mai da sottovalutare. Inoltre è bene comprendere con cosa si abbia a che fare e quindi, di conseguenza, come andare a trattarla per eliminare ogni problema e risolvere la sua diffusione.

Muffa in casa: come riconoscerla dal colore, non è sempre uguale

Nella maggior parte dei casi si commette un errore. Un panno umido o degli agenti chimici non servono realmente ad eliminare la muffa. Questa pratica comune è sbagliata perché in realtà permette solo di volatilizzare quella che si trova in superficie. Il passaggio di un prodotto – non di tipo specifico – non fa altro che liberare nell’aria le spore che, conseguentemente, attecchiscono ovunque.

Muffa qual è la più pericolosa tra quelle comuni
Come eliminare la muffa in casa (pourfemme.it)

In prima istanza risulta determinante comprendere con cosa si ha a che fare e anche come procedere per evitare danni. Una prima differenza la si nota proprio dal colore. La muffa si divide in due grandi gruppi, da un lato c’è quella bianca e dall’altra c’è quella nera. Il colore è un fattore molto facile da individuare, quindi tutti possono identificare chiaramente con cosa hanno a che fare. Ovviamente poi ci sono toni variabili quindi può essere grigia, giallina, ma di base sono quelle le due colorazioni a cui prestare maggiore attenzione.

Un altro elemento a cui fare attenzione è la struttura della muffa. Ci sono macchioline poco percettibili sulla parete, c’è quella che ha una consistenza quasi pelosa e quindi già molto sviluppata oppure ci sono le chiazze umide e appiccicose, questo soprattutto sulle cose e sui tessuti. Il rischio maggiore si corre sia con una che con l’altra, quindi va debellata in ogni caso. Chiaramente tra le due la muffa nera cioè quella che ha stazionato e si è sviluppata è la più pericolosa perché produce delle micotossine che possono determinare nei soggetti a rischio gravi problemi di salute, irritazioni e reazioni allergiche.

La muffa nera è tossica, quindi rispetto a quella bianca va eliminata immediatamente e con cura, indossando guanti e mascherina. I composti tossici sono dannosi tanto per l’uomo quanto per gli animali. Non strofinare, si rischia unicamente di rilasciare tutto nell’aria e peggiorare la condizione. Ovviamente è fondamentale lavorare anche di prevenzione, non solo quindi successivamente la sua comparsa.

L’unico sistema per prevenire il problema è mantenere bassa la concentrazione di umidità nell’aria e quindi evitare che si creino le condizioni per lo sviluppo di questo fungo molto aggressivo. In generale la muffa bianca si sviluppa soprattutto dove c’è umidità e freddo. Quella nera, altamente pericolosa, preferisce ambienti caldi e umidi, è quella che tipicamente si vede quando ci sono delle perdite d’acqua dal terrazzo o dalle pareti.

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