Scopriamo sintomi, cause, cura e rimedi naturali del mughetto. Si tratta di una patologia abbastanza frequente, specie nei neonati. Pensate che colpisce circa tre bimbi su 10 ed il suo picco è nei primi 20 giorni di vita. Ma di cosa si tratta? Con il termine “mughetto” intendiamo una forma infettiva tipica dei lattanti provocata dal fungo della “candida albicans”, più famoso per i fastidiosi sintomi “intimi” che provoca nelle donne. Questo è uno dei casi in cui si sviluppa nella bocca, difatti si parla anche di candida orale o candidosi orale. Inizialmente può sfuggire alle mamme perché si confonde con i residui della poppata del lattante. Si manifesta infatti con piccole macchioline bianche sulla lingua, sul palato e all’interno di tutta la bocca, che tuttavia non possono essere rimosse. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul mughetto nei bambini.
Come riconoscere il mughetto nel neonato? Semplice, è importante verificare se si presentano alcuni sintomi tipici come:
Come premesso, è molto frequente che si manifesti il mughetto su lingua, palato, gengive o nella faringe del neonato. Può colpire anche il sederino ma in questo caso si parla di candida da pannolino.
Il mughetto nella bocca del neonato è causato dal fungo candida che, nei bambini piccoli, si trasmette solitamente a causa di:
Il mughetto dei bambini è contagioso ed è quindi opportuno trattarlo tempestivamente per evitare che il fungo si trasmetta da un’area del corpo all’altra.
Il mughetto nel neonato da candida non è pericoloso e a dire il vero dopo pochi giorni il fastidioso sintomo scompare da solo. Tuttavia è normale che il mughetto nel neonato di 1 mese possa preoccupare la madre, specie se sommato a tutto il resto: le poppate notturne, le visite di parenti ed amici, i capezzoli dolenti o addirittura le ragadi.
Come fare allora per prevenire la comparsa di questa infezione? Il contagio può avvenire durante il parto fisiologico, se siete infette. Un controllo da questo punto di vista va sempre fatto prima di partorire, anche per controllare la presenza di altri virus o batteri più pericolosi per il neonato. Sarà il vostro ginecologo a consigliarvelo.
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Per il resto occorre lavarsi adeguatamente le mani e il seno prima delle poppate, sterilizzare le tettarelle, biberon, ciucci e giochini vari. Anche il capezzolo e zone limitrofe vanno trattati con eventuali farmaci topici per evitare la diffusione del fungo in queste zone.
In generale la cura è a base di antimicotici da assumere per bocca e per via topica, ovvero con pomate. Sempre su consiglio del medico, si possono utilizzare anche creme antinfiammatorie specifiche.
Trattandosi di un disturbo che si esaurisce spontaneamente non troppo grave, i rimedi naturali tornano sicuramente utili, fra i più indicati per il neonato ricordiamo: