Il sei gennaio arriva lei, la Befana, ma quali sono le sue origini, e perché è stata scelta come simbolo del giorno dell’Epifania?
In Italia la Befana è nota per essere una donna parecchio in là con gli anni, che a cavallo della sua scopa volante vaga di città in città per consegnare dolciumi e regali ai bambini che hanno fatto i bravi e sono stati obbedienti. Ma anche i bambini cattivi e dispettosi possono aspettarsi la visita della vecchina, che in genere lascia loro cenere e carbone per punizione.
Ma qual è la storia della Befana? Quali sono le sue origini e perché è stata scelta proprio lei per simboleggiare la festa cristiana dell’Epifania? Scopriamolo insieme.
Le origini della Befana
Il sei gennaio è il giorno della Befana, corrisponde al giorno in cui, secondo la religione cristiana, Gesù si è mostrato per la prima volta al mondo, ricevendo la visita dei Re Magi, in base a quanto è narrato nel Vangelo.
Mentre nel resto del mondo non è tanto conosciuta, la Befana è una figura folkloristica molto popolare nella tradizione italiana. Il suo nome deriva proprio dal termine “epifania” dal greco epifáneia, che significa “manifestazione divina” o “apparizione”.
Le origini della Befana risalgono ad antiche tradizioni pagane che celebravano il solstizio d’inverno e l’inizio del nuovo ciclo del raccolto nei campi. Nei tempi antichi si credeva che durante la notte tra il 5 e il 6 gennaio si verificasse una sorta di purificazione del cielo legata al ciclo della luna.
Per propiziarsi l’abbondanza dei raccolti si era quindi soliti festeggiare l’evento in modo da avere prosperità per l’anno a venire. Inoltre nell’Antica Roma si svolgeva un rito pagano per la dea Diana che veniva festeggiata 12 giorni dopo il solstizio d’inverno ed era la protettrice della fertilità e un simbolo di rinascita. Il rito è stato poi in qualche modo assorbito dal cristianesimo.
Con l’avvento del cristianesimo, quindi, la figura della befana fu associata alla visita dei Re Magi al Bambino Gesù. Secondo la leggenda, i Re Magi si persero nel cammino verso Betlemme e chiesero indicazioni a una vecchia donna, la Befana.
La vecchietta si rifiutò di unirsi al loro viaggio, ma poi si pentì e decise di seguirli a bordo di una scopa, anch’essa simbolo di purificazione e portafortuna, portando loro dei doni per il bambin Gesù.
Questa figura magica che ha il compito di concludere le festività natalizie è solita riempire le calze della Befana lasciate appese dai bambini con dolcetti e regali, se sono stati buoni durante l’anno, oppure con carbone o cenere, se si sono comportati male.
Molte città organizzano anche mercatini dedicati alla Befana, dove i bambini possono incontrarla e ricevere piccoli regali.
Perché la befana è vestita di stracci?
La Befana viene rappresentata come una vecchia signora che indossa vestiti logori e sporchi, ma non è una strega. In qualche modo simboleggia ciò che è passato, cioè non c’è più, che ha finito di esistere, cioè l’anno appena trascorso, e la speranza che il nuovo sia migliore.