Questo dato, divulgato dal Ministero della Salute all’interno del portale ufficiale, risulta ancora più degno di nota se si considera che ad aver dichiarato di soffrire della patologia è l’8,1% dei cittadini italiani, ovvero 5 milioni di persone ogni anno, di cui 4 milioni sono donne.
Emerge quindi che la cura dell’osteoporosi e la prevenzione vanno di pari passo. Scopriamo insieme qualcosa di più.
Come e perché prevenire l’osteoporosi
Ma cos’è esattamente l’osteoporosi? Si tratta di una malattia che interessa l’apparato scheletrico e che comporta un aumento considerevole della fragilità ossea.
Nella maggior parte dei casi, che ricordiamo colpiscono le donne, sopraggiunge dopo i 65 anni, provocando nel 40% dei pazienti fratture a livello di polso, femore e vertebre; i dati, ancora una volta, sono del Ministero della Salute.
Prevenirla è fondamentale dal momento che convivere con la malattia è possibile, ma non è semplice. Oltre a una conseguenza estrema quale la mortalità, sussistono difficoltà legate ai costi sanitari e a una condizione di disabilità motoria; quest’ultima eventualità si verifica circa nel 20% dei casi.
Quali sono i comportamenti virtuosi che si possono adottare per limitare le cause che provocano l’insorgenza dell’osteoporosi? Ce ne sono diversi, entriamo nel dettaglio.
L’importanza di controllarsi periodicamente
L’osteoporosi è una malattia silente che si sviluppa a seguito del processo di invecchiamento.
Nella donna, la massa ossea inizia a consumarsi prima per via di fattori ormonali legati alla produzione degli estrogeni. Questi ultimi sono molto preziosi poiché limitano la perdita di tessuto osseo: ecco perché la patologia tende a sopraggiungere dopo la menopausa, quando i livelli di estrogeni calano.
La cosa migliore per prevenire l’osteoporosi è perciò fare un check-up completo con regolarità già a partire dai cinquant’anni, specialmente se sussiste una predisposizione genetica oppure si sono accusati dei piccoli traumi, o ancora se si è affetti da condizioni come la celiachia che tendono a provocare un malassorbimento degli alimenti e dei loro nutrienti.
Dieta e stile di vita
Come per qualsiasi altra condizione patologica, coltivare uno stile di vita sano è imprescindibile, dedicando attenzione a predisporre un’alimentazione ben bilanciata e una costante attività fisica.
Da evitare il più possibile fumo e alcolici, che rappresentano dei veri e propri fattori di rischio, cercando di introdurre nella dieta (sebbene nelle dosi opportune) latte e latticini.
Per vegetariani e vegani (e non solo) un ottimo alleato è la soia, ricca di fitoestrogeni, potassio, fosforo e calcio. Ed è la presenza di questo minerale a fare la differenza, così come quella della vitamina D, la quale viene prodotta durante le ore di esposizione al sole ma si trova anche in molteplici alimenti.
Per capire se si ha un livello adeguato di vitamina D è sufficiente fare un esame del sangue, un controllo che i medici raccomandano effettuare una volta all’anno.
Convivere con l’osteoporosi
I comportamenti visti per prevenire l’osteoporosi sono un eccellente alleato anche qualora, nonostante tutte le accortezze del caso, si andasse incontro alla malattia. La prevenzione andrebbe fatta però seguendo parallelamente la terapia farmacologica indicata dal proprio medico, che può rallentare o arrestare la progressione della patologia.
L’alimentazione e lo stile di vita sono il primo passo per coltivare il proprio benessere: è benefare esercizi legati all’aumento della resistenza psicomotoria. Tra le attività più indicate troviamo jogging, yoga e pilates e tutte quelle che favoriscono un miglioramento posturale.