Quali sono la cura, le conseguenze e la dieta consigliata per l’ovaio multifollicolare? L’ovaio multifollicolare definisce un’alterazione follicolare che si verifica, principalmente, nelle fasi di intensi cambiamenti ormonali come quelle della pubertà o della menopausa. Nonostante venga spesso confuso con l’ovaio policistico, l’ovaio multifollicolare si differenzia per un minor numero di cisti, per le diverse dimensioni e la loro distribuzione. L’alterazione è generalmente innocua e di solito regredisce spontaneamente, perciò non richiede una particolare terapia.
Cos’è l’ovaio multifollicolare e come si manifesta
L’ovaio multifollicolare, conosciuto anche con il plurale di ovaie multifollicolari o multicistiche, è una condizione disfunzionale a carico delle ovaie che può manifestarsi in modo abbastanza frequente. Un ovaio policistico presenta dai 6 ai 10 follicoli, di dimensioni decisamente superiori a quelle delle cisti che invece si riscontrano nell’ovaio policistico. Le cisti si distribuiscono per tutto l’ovaio in modo sparso e non corticale. Il passaggio da un ovaio con più follicoli ad un ovaio policistico può avvenire in modo graduale.
I sintomi principali che compaiono a causa di questo disturbo riguardano l’irregolarità del ciclo mestruale, che molto spesso caratterizzano la polimenorrea, l’amenorrea e l’oligomenorrea. Inoltre, può essere causa di un ovaio ingrossato.
Possibili cause
Le cause dell’ovaie multifollicolari sono molteplici e per certi versi legate tra loro. Non sono una condizione patologica e si incontrano normalmente durante la pubertà, ma possono persistere o comparire anche in età adulta nei casi di:
- iperprolattinemia
- amenorrea legata al sottopeso per diete restrittive o stress
- iperstimolazione ovarica (specialmente quando ci si sottopone alla fecondazione artificiale per difficoltà a rimanere incinta)
- sospensione della pillola anticoncezionale o di altri contraccettivi ormonali
- uso della spirale intrauterina medicata
Come viene fatta la diagnosi
La diagnosi dell’ovaio multifollicolare si concentrerà sul ciclo mestruale attraverso la raccolta di dati anamnestici e sulla valutazione del disagio, nonché sulle eventuali variazioni ormonali e sull’assunzione dei farmaci da parte del paziente. Quindi si darà luogo ad un esame dettagliato di tipo ginecologico e alla valutazione della distribuzione del grasso corporeo.
Per quanto riguarda l’ecografia vaginale, l’attenzione è rivolta principalmente a identificare i cambiamenti nelle ovaie, per cui l’ecografia svolge un ruolo chiave per stabilire la diagnosi e fornire un orientamento per la diagnostica differenziale. In caso di bisogno la scansione può essere completata da un esame citologico. Solo quando queste misure non riescono a fornire chiarimenti verranno seguite da una valutazione ormonale.
Cura e trattamenti
Sebbene non sia possibile identificare una causa univoca del disturbo, molte recenti ricerche scientifiche concordano sul fatto che la miglior terapia per l’ovaio multifollicolare sia l’attesa. Il copro delle giovani donne, infatti, è in continuo mutamento, quindi il disturbo potrebbe risolversi spontaneamente e in maniera del tutto naturale.
Tuttavia, una possibile cura proposta dal ginecologo, sempre previe debite analisi di controllo, potrebbe essere caratterizzata dalla terapia ormonale leggera con una pillola a basso dosaggio per favorire la regolarizzazione del ciclo mestruale e sopratutto per prevenire la trasformazione dell’ovaio multifollicolare in ovaio policistico.
Possibili conseguenze
Come è già stato precedentemente detto, una possibile conseguenza dell’ovaio multifollicolare è quella di una sua possibile degenerazione in ovaio policistico. Ciò comporterebbe una spiccata variabilità delle manifestazioni cliniche, comunque legate ai disturbi del ciclo mestruale nelle giovani donne, mentre in quelle in età più avanzata problemi come diabete, aborti spontanei e ipertensione.
Un’altra conseguenza, non ancora scientificamente accertata, riguarda l’infertilità femminile. Secondo l’opinione diffusa in ginecologia, l’ovaio multifollicolare non dovrebbe creare alcun tipo di problema per il concepimento prima e per il mantenimento del feto poi. Tuttavia, è sempre importante rivolgersi al proprio medico di fiducia per valutare attentamente la propria situazione clinica ed intervenire tempestivamente in caso di problemi.
Ovaio multifollicolare e dieta
In caso di ovaio multifollicolare si renderà necessario adottare uno stile di vita sano con una corretta dieta alimentare preparata ad hoc. Pertanto, è importante seguire con attenzione una dieta generalmente ipocalorica, cioè a basso contenuto di grassi, così che non ci sia il rischio di accumulare del grasso eccessivo, che è un fattore determinante nella patologia dell’ovaio multifollicolare.
A ciò dovrà aggiungersi un regolare e costante esercizio fisico, senza sforzi, come potrebbero essere delle lunghe camminate giornaliere, se non si ha tempo e modo di andare in palestra. Nel caso in cui tutto ciò non fosse sufficiente a risolvere definitivamente il problema, sarà il ginecologo a valutare la situazione e a prescrivere una giusta terapia farmacologica. Solitamente una prescrizione medica prevede la somministrazione di acido folico, soprattutto nei soggetti che vogliano avere una gravidanza.