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Attualità

Pensione minima a 1000 euro, il sogno è diventato realtà

In tanti sognano di poter ricevere la pensione minima di 1000 euro e per molti questo desiderio è diventato realtà. Scopriamone di più.

Il sistema pensionistico italiano ha subito diverse riforme nel corso degli anni, i vari governi hanno lavorato con l’obiettivo di garantire la sostenibilità finanziaria e di adattarsi ai cambiamenti demografici ma non sempre è stato fatto tenendo in considerazione i reali bisogni dei lavoratori al termine della loro carriera.

La situazione previdenziale in Italia è però cambiata soprattutto per alcune categorie di persone che percepiscono le pensioni più basse.

Chi potrà ricevere la pensione minima da 1000 euro

Per quanto riguarda le pensioni minime erogate dallo Stato in Italia ci sono dunque delle novità interessanti, ecco di cosa si tratta.

Pensioni minime 1000 euro, come funziona – pourfemme.it

Dopo le ultime notizie riguardanti la pensione anticipata a 62 anni arriva questa novità sulle pensione di vecchiaia e di invalidità. Si tratta di una iniziativa che integra le pensioni più basse portandole a 1000 euro.

In sostanza gli anziani che percepiscono una pensione bassa di invalidità civile o una pensione o assegno sociale di importo lordo massimo inferiore a 1.000 euro lordi potranno ottenere un innalzamento dell’assegno mensile se sono in possesso di certi requisiti.

Bisogna rispettare il limite anagrafico, quindi occorre avere un’età superiore a 65 anni. Inoltre bisogna anche soddisfare il limite reddituale, quindi è necessario avere un nuovo ISEE inferiore a 20.000 euro.

Questa misura economica che è stata salutata con grande interesse e piacere dai pensionati è stata decisa dalla Provincia autonoma di Bolzano. Di fatto hanno istituito una sorta di pensione regionale che va a sommarsi alla prestazione erogata dall’INPS portando l’assegno alla fatidica cifra di mille euro.

Non sarà necessario fare domanda per coloro che sono interessati (bisogna avere dimora in provincia da almeno un anno), di fatto sarà sufficiente la certificazione ISEE ordinaria che sarà poi esaminata dall’INPS che riceverà i fondi dalla Provincia e provvederà a elargire gli assegni mensili. La previsione di spesa a carico del bilancio provinciale è di circa 150 milioni di euro.

La decisione era nell’aria. Dopo un confronto con i sindacati, patronati e CAF a novembre 2024, il Consiglio Provinciale di Bolzano aveva approvato nel mese di dicembre la proposta della Giunta di erogare per il triennio 2025-2027 una prestazione assistenziale economica erogata annualmente a tutti quei pensionati che percepiscono una pensione minima che soddisfano determinati requisiti, che abbiamo elencato prima.

A commentare l’iniziativa è stato Carmelo Barbagallo, Segretario generale Uil Pensionati: “Non solo brutte notizie per i pensionati: facciamo i complimenti alla Provincia autonoma di Bolzano. Ci auguriamo che non rimanga isolata ma altre Regioni e Province autonome seguano l’esempio, perché il potere d’acquisto dei pensionati deve essere tutelato dalle Alpi alle Piramidi“.

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Kati Irrente