Pensioni più alte a marzo, ecco chi godrà degli aumenti negli assegni dal prossimo mese

Le pensioni del mese di marzo saranno più alte in base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio in materia di rivalutazioni, sono quindi previsti degli aumenti. Per l’anno in corso, ovvero il 2025, potranno accedere alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale tutti coloro che hanno compiuto 67 anni. Ci sono state polemiche in relazione alle misure di ‘raffreddamento’ della rivalutazione automatica delle pensioni superiori a quattro volte il minimo INPS dopo che la Consulta ha stabilito, con la sentenza n.19 che non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcune sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti. Cosa è successo? In pratica le pensioni di fasce media saranno svantaggiate. Al proposito la segretaria confederale della Cgil …

Le pensioni del mese di marzo saranno più alte in base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio in materia di rivalutazioni, sono quindi previsti degli aumenti.

Per l’anno in corso, ovvero il 2025, potranno accedere alla pensione di vecchiaia e all’assegno sociale tutti coloro che hanno compiuto 67 anni. Ci sono state polemiche in relazione alle misure di ‘raffreddamento’ della rivalutazione automatica delle pensioni superiori a quattro volte il minimo INPS dopo che la Consulta ha stabilito, con la sentenza n.19 che non sono fondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate da alcune sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti.

Cosa è successo? In pratica le pensioni di fasce media saranno svantaggiate. Al proposito la segretaria confederale della Cgil Lara Ghiglione e il segretario nazionale Spi Cgil Lorenzo Mazzoli hanno commentato la sentenza della Corte Costituzionale esprimendo preoccupazione per gli effetti che potrà avere sulla vita di centinaia di migliaia di pensionati che vedono una pericolosa erosione del loro potere d’acquisto, pur “comprendendo la necessità di tutelare i pensionati con assegni più bassi”. Quanto saranno, dunque, gli aumenti e chi ne ha diritto? Vediamolo di seguito.

Chi vedrà gli aumenti nelle pensioni pagate da marzo 2025

Le pensioni di marzo aumenteranno grazie al meccanismo delle rivalutazioni Inps ma ci sarà un sistema di raffreddamento della rivalutazione automatica degli assegni introdotto dalla Legge di Bilancio 2023.

donna con calcolatrice in mano mette una moneta nel salvadanaio
Pensioni, arrivano gli aumenti – pourfemme.it

Nel dettaglio, questo significa che dal primo gennaio 2025 per le pensioni inferiori o pari al trattamento minimo c’è un incremento del 2,2%, pari a 13,27 euro, che porta gli assegni a 616,67 euro al mese, secondo quanto si legge nella circolare emessa dall’Inps nella circolare.

Sulla base di quanto previsto dalla Legge di Bilancio, l’Inps ha anche chiarito che il trattamento minimo è fissato a 603,40 euro, grazie al recupero dell’inflazione pari allo 0,8%, salvo conguagli.

Ciò significa che recupereranno lo 0,8% (il 100% dell’aumento dei prezzi) le pensioni pari o inferiori a quattro volte il trattamento minimo, quindi fino a 2.394,44 euro lordi al mese.

Per gli assegni compresi tra quattro e cinque volte il trattamento minimo si recupererà il 90% dell’inflazione, quindi lo 0,72%. Per le pensioni di importo superiore a cinque volte il trattamento minimo (2.993,06 euro lordi al mese) si recupererà il 75% dell’aumento dei prezzi quindi lo 0,60%. Questo vuol dire che pensioni di fascia media saranno penalizzate e vedranno un incremento minore.

I pagamenti delle pensioni, reversibilità e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili, nonché delle rendite vitalizie dell’Inail per il mese di marzo avverranno il primo giorno bancabile o il giorno successivo in caso di festività. Il primo del mese per chi ritira in Posta e giorno 3 per chi ha l’accredito sul conto.

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