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Romanticismo, crime e ironia: perché guardare la serie tv Lucifer

Dopo le prime due puntate non potrete più staccarvi dallo schermo: la serie tv Lucifer, disponibile anche su Netflix dove arriverà presto la quinta stagione (annunciata giusto qualche giorno fa), è il perfetto mix tra investigazione, risate e amore, con un pizzico (!!) di fantasy, quel tanto che basta a calare nella realtà i vostri sogni inconfessabili.

Lucifer, il bello e maledetto per antonomasia

Ebbene sì, è esattamente come state pensando: Lucifer è davvero lui, il diavolo in persona. Chi può esserci di più maledetto di lui? Chi può essere più cattivo di lui? E allo stesso tempo terribilmente affascinante?

Tom Ellis in effetti è perfetto nella parte: notevole, di quella bellezza quasi oggettiva e scafata che piace tanto a noi donne; irriverente e sbarazzino, come un eterno Peter Pan che vorremmo tanto accudire; spietato con chi se lo merita, gentile con tutti gli altri (soprattutto con le donne, con cui sa a dir poco imbastire il flirt perfetto). Insomma charmant quanto basta, capace di trascinarci giusto all’inferno, se solo lo volesse. E poi crudele. O meglio: il più crudele di tutti. Almeno è quel che abbiamo sempre pensato del diavolo.

Quanto vorreste conquistare uno così? Non è il sogno di tutte? Cambiare il cattivo in buono, farlo innamorare a tal punto da convincerlo che il bene è la scelta migliore? Salvarlo. Vorremmo tutte salvarlo. E diventare le uniche, per uno così.

Che, da bravo Peter Pan cattivo di cui sopra, è pieno di donne e di vizi. Ma siamo sicure che sia poi così cattivo come vorrebbero farci credere? Perché forse il diavolo ha una sua storia, una che non conosciamo, intima, tormentata, una simile a quella di tanti, che lo ha reso suo malgrado quello che è.

Non deve essere un caso, a tal proposito, che Lucifer nella serie tv prenda una decisione molto “umana”, quella che vorremmo forse far prendere a molti degli uomini che abbiamo conosciuto con problemi di narcisismo e infantilità (Lucifer ne è un esempio irresistibile): Lucifer inizia un percorso da una psicologa, alla quale racconterà TUTTA la verità. Ovviamente lei penserà di avere di fronte una sorta di paranoico schizofrenico, che parla della realtà usando metafore altisonanti. E qui il gioco degli equivoci talvolta sfiorerà il miglior teatro di prosa d’altri tempi.

E, che dire, vista l’intenzione di Lucifer di guardarsi dentro e di cambiare, forse potrebbe meritare una seconda possibilità, nonostante sia il diavolo in persona, no? Forse, anche lui, ha bisogno di trovare la vera motivazione verso la redenzione….e cosa potrebbe mai essere secondo voi questa motivazione???

Serie tv Lucifer: protagonista il crimine. O forse no?

In ogni puntata Lucifer, che anni prima del momento in cui lo conosciamo ha deciso di lasciare temporaneamente l’inferno e di soggiornare sulla Terra, e la “detective” Chloe della omicidi di Los Angeles, conosciuta durante il primo delitto della serie tv, indagano su un crimine nuovo, addentrandosi spesso in ambienti poco raccomandabili (che Lucifer, peraltro, conosce molto bene…).

Inizia così un rocambolesco inseguimento tra vita privata e lavoro, perché Lucifer diventa a tutti gli effetti un consulente della polizia, nonostante sia abbastanza ricco da possedere un night club e un attico fantasmagorico, dai quali gestisce affari non sempre limpidi.

Tra un caso e l’altro, Lucifer e Chloe, nonostante un’antitesi iniziale decisamente burrascosa, si avvicinano sempre di più; non senza picchi di ironia e battute al vetriolo.

Irresistibili anche gli altri personaggi della serie, le due famiglie di Lucifer e della detective: la demone che Lucifer si è portato dall’inferno, suo fratello l’angelo Amenadiel, la figlia e l’ex marito di Chloe, fino ad arrivare addirittura a Dio e alla madre di tutti gli angeli. Senza scordare qualcuno di così terreno e umano da sembrare totalmente fuori contesto, ma che rende tutto ancora più intrigante: la psicologa di Lucifer, Linda.

Forse l’inferno non è quello che ci hanno raccontato…

Ci sono varie cose che rendono imperdibile questa serie e fra queste, oltre a un possibile amore proprio di quelli da favola, c’è l’impianto filosofico che sta dietro a tutta la storia: se il diavolo non è davvero chi ci hanno sempre raccontato, allora tutta la questione bene/male può essere rivista.

In fondo è così anche nel mondo reale: non c’è nulla e non c’è nessuno di completamente soltanto buono o completamente soltanto cattivo; tutto ha diverse sfumature, ogni cosa può essere guardata da punti di vista e prospettive differenti. E, in quest’ottica, forse nemmeno Dio stesso è ciò che ci hanno fatto credere finora.

La serie tv Lucifer fa riflettere su queste tematiche, umanizzando molto storie e personaggi che appartengono a una dimensione per noi sempre stata altra, divina (un po’ come nell’Olimpo greco), pur senza diventare miscredente o blasfema.

Serie tv Lucifer: il vero motivo che vi appassionerà

Sono garantite le risate, talvolta anche di gusto. Perché Lucifer è un personaggio estremamente divertente, brillante e impertinente (come tutti i narcisisti buoni del resto), e le sue battute sono decisamente all’altezza della sua fama.

Sono garantiti gli intrighi e la suspence da investigazione, quelli che vi faranno arrovellare per scoprire la soluzione ai misteri di ogni puntata.

L’ambientazione è glamour e soleggiata: Los Angeles e il suo jet set promettono esattamente questo.

Personaggi e cast sono favolosi: non potrete smettere di sbavare su Amenadiel, e non potrete non identificarvi nella pacata indipendenza di Linda, o nella forza bruta di Mazikeen, o nell’onestà sofferente di Chloe, o nel travolgente brio affettuoso di Ella.

I temi su cui riflettere sono davvero tantissimi, a partire dall’impianto teologico-filosofico alla base del mood fantasy della serie; in ogni puntata poi Lucifer affronta con Linda un argomento molto umano, legato alla sua psiche e a quella di tutti noi; e i casi in cui i protagonisti vengono coinvolti mostrano diversi lati del bene e del male.

Ma c’è un motivo su tutti che vi terrà incollate letteralmente allo schermo, se tutto il resto non bastasse (compresi gli addominali di Tom Ellis, sfoggiati di continuo): l’amore. Quello vero davvero, perché romantico come nessun altro, perché (quasi) impossibile, perché nato da un apparente disprezzo (come capita spesso nella vita), perché riguarda un bello e maledetto che più bello e maledetto non si può, perché lento e inesorabile e ineluttabile…. Cosa vi frena ancora dal correre a vedere la prima puntata?

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Published by
Olivia Calò