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Poesie per bambini sulla pioggia

Avete notato come nelle poesie per bambini siano spesso protagonisti gli elementi atmosferici? Il vento, la neve, i raggi del sole, l’arcobaleno… sono altrettanti spunti fenomenali per creare semplici immagini poetiche che possano essere comprese dai più piccini e che, soprattutto, costituiscano stimolo alla loro fantasia e creatività. La poesia è, infatti, un modo per comunicare emozioni, e se ci fate caso, forse è persino più immediato che non l’espressione in prosa. Le rime, il ritmo dei versi poetici è musicale e molto più facile da imprimere nella memoria che non le frasi piane.

Ogni bimbo è provvisto di senso poetico, basta stuzzicarlo, semmai è crescendo che questa istintiva propensione per la composizione rimata viene meno, forse perchè si tende a perdere quello sguardo incantato che è indispensabile per poter rivestire di poesia ciò che ci circonda, o i sentimenti che provengono dal cuore. Le giornate di pioggia, di solito, non sono per nulla apprezzate dai più piccini. Non si può uscire a giocare, ci si deve abbigliare in modo adeguato, scomodo, è tutto grigio… eppure, non bisogna sottovalutare il fattore romantico di questo fenomeno atmosferico.
 
Un pomeriggio piovoso, invernale, come quelli a cui siamo abituati in questo periodo, può fornire un ottimo spunto per trascorrere delle belle ore con i vostri figli a… recitare poesie guardando fuori dalla finestra e ascoltando l’acqua che batte sui vetri e sul tetto. Vedrete che se voi genitori sarete così bravi da creare quella magica atmosfera di sospensione e di calore (dentro casa, al sicuro) che la pioggia comunica, riuscirete a strappare i vostri bimbi dai videogiochi e dalla tv. Sarà una serata diversa. Di seguito alcune belle poesiole sulla pioggia, che potrebbero eventualmente servire per qualche compito scolastico. Buona lettura!
 
PIOGGIA
Il cielo piange: dice
che ha freddo, che ha bisogno
di accostarsi al suo sogno
– il Sole – che è infelice.
Il cielo piange: dice
che si vuole scaldare
presso a un gran focolare
– il Sole – e che è infelice.
(Marino Moretti)
 
PIOVE IN GIARDINO
Piove in giardino,
ma cosa piove a fare
nelle fontane
nei fiumi
nei laghi
e
nel mare?
(K. di San Faustino)
 
PIOVE
I goccioloni han voglia di cantare
rimbalzando, saltellando,
delle strade fan fossette
delle scarpe fan barchette.
(Luisa Nason)
 
SOTTO L’OMBRELLO
Oh, come piove!
Son contento;
questo è il mio grande
divertimento.
Ora a passeggio
vado bel bello
sotto l’ombrello.
 
Eccolo aperto:
cupola tonda,
pare una giostra
lieve, gioconda,
un capannino
mobile e bello:
viva l’ombrello!
 
La pioggia crepita
sui tesi spicchi,
dai ferri gocciola
con dei ripicchi:
io resto asciutto
ilare e bello
sotto l’ombrello!
 
Quanti si bagnano!
Fan compassione
io sto benissimo
arcibenone!
Chi vuol venire?
E’ grande e bello,
sì, quest’ombrello!
(Arpalice Cuman Pertile)
 
DOPO LA PIOGGIA
Dopo la pioggia viene il sereno
brilla in cielo l’arcobaleno:
è come un ponte imbandierato
e il sole vi passa, festeggiato.
E’ bello guardare a naso in su
le sue bandiere rosse e blu.
Però lo si vede – e questo è il male –
soltanto dopo il temporale.
 
Non sarebbe più conveniente
il temporale non farlo per niente’
Un arcobaleno senza tempesta,
questa sì che sarebbe una festa.
Sarebbe una festa per tutta la terra
fare la pace prima della guerra.
(Gianni Rodari)

Published by
Paola Perria