Forse qualcuno di voi ha già sentito il detto popolare che indica nei mesi che hanno la lettera R nel nome quelli più pericolosi per prendere il sole perché fa male, quanto c’è di vero in tutto ciò?
Con la primavera arriva la voglia di esporsi maggiormente al sole, finalmente le giornate sono più tiepide e non si vede l’ora di poter godere dei caldi raggi solari. Eppure nei mesi di marzo e aprile, secondo il proverbio antico, non si dovrebbe stare al sole perché sarebbe pericoloso.
C’è chi crede fermamente in questo avviso di pericolo, chi invece pensa che non ci sia nulla di vero, ma dove sta la verità? Ecco qualche informazione che di certo potrà essere utile per prendere una decisione.
Si può prendere il sole nei mesi con la lettera R oppure fa male? Ecco la verità
Facciamo subito una piccola premessa, il sole che appare in cielo nei mesi che hanno la R nel nome non è pericoloso in quanto tale, o meglio non più o meno rispetto al sole di maggio, giugno, luglio, agosto e gennaio, bensì in base ad alcune combinazioni. Ma allora cosa hanno in comune febbraio, marzo, aprile, settembre, ottobre, novembre e dicembre?

In relazione alla latitudine in cui ci si trova possiamo trovare un irraggiamento solare differente. Il sole dei mesi primaverili non è forte come quello di agosto ma può portare lo stesso ad un innalzamento della temperatura ambientale. E questa può provocare bruschi sbalzi della temperatura corporea.
Di conseguenza si possono manifestare i tipici malanni di stagione, cioè il sole dei mesi con la R può portare a raffreddori e mal di gola, mal di testa e in generale un indebolimento delle difese immunitarie perché spesso si è vittime delle correnti d’aria dopo aver sudato.
D’altronde è comune che non si sappia come vestirsi in primavera senza congelare (e senza sudare), perché con il cambio di stagione è normale che il barometro vada su e giù oscillando repentinamente e la conseguenza è appunto il rischio di avere dei problemi di salute. E poi anche il cambiamento climatico ci mette del suo…
Inoltre va specificato che nonostante il sole sia percepito come “più leggero” non è innocuo, esso può portare a insolazioni o colpi di sole e scottature sulla pelle proprio come accade in estate con il solleone. Non è quindi da sottovalutare.
In sostanza gli esperti indicano che non bisognerebbe mai esporsi al sole senza le dovute precauzioni, si tratti di un cappellino che ripara la testa o di una crema solare con un filtro adatto alla propria pelle. Buona regola è poi spalmare un doposole sulla pelle nelle ore successive all’esposizione.