I figli arrivano alla tanto temuta adolescenza e per i genitori arrivano i dubbi. Come bisogna comportarsi? Come bisogna reagire? Per i ragazzi può essere infatti un momento di crescita un po’ complicato, gli adolescenti lasciano il mondo dei ragazzi per entrare in quello degli adulti e devono imparare a navigare con successo. In questo lungo momento della vita plasmano la loro identità e imparano a diventare indipendenti.
Riuscire a comprendere il loro comportamento e i cambiamenti emotivi e cognitivi è il primo passo per facilitare la gestione del rapporto genitori-figli. Ecco cosa si può fare per gestire al meglio la situazione.
Le emozioni diventano più intense. Attraverso uno studio si è compreso che gli adolescenti le sentono e le percepiscono in maniera molto più forte. Lo svantaggio in questo è che la loro maggiore emotività li porta a diventare più facilmente irritabili o arrabbiati o aggressivo. Il rimprovero legato alla loro emotività, li porta a una maggiore chiusura e allontanamento.
Nel periodo adolescenziale è più forte il bisogno di relazione con l’adulto, e di conseguenza anche del conflitto. La trasgressione diventa importante nel percorso di crescita dei ragazzi che li porta a confrontarsi con le proprie responsabilità e la propria libertà.
In questa fase diventa essenziale per i ragazzi sperimentare l’autorità dell’adulto, essere rigorosi nel fissare limiti precisi e in questo modo avranno la possibilità di trasgredire e quindi di comprendere gli eventuali errori.
Per gli adolescenti diventa importante la relazione con gli amici. I genitori hanno ancora un ruolo fondamentale per loro ma i coetanei iniziano ad esercitare un’importante influenza sul loro modo di pensare e comportarsi.
Per i genitori è difficile lasciarli andare a sperimentare la loro indipendenza, ma occorre essere consapevoli che è un passo importante da compiere in questo periodo. I ragazzi hanno bisogno di trascorrere del tempo con altre persone della loro età per sviluppare abilità sociali e provare un senso di appartenenza.