Il prurito intimo in gravidanza è un disturbo abbastanza frequente. E’ dovuto al fatto che la donna, in questo delicato periodo, è sottoposta a una vera e propria tempesta ormonale, che può modificare il microambiente vaginale scatenando infezioni di vario genere. Tra i sintomi più frequenti c’è per l’appunto il prurito, ma possono manifestarsi anche gonfiore intimo, bruciore vaginale e perdite gialle. I rimedi naturali si rivelano utilissimi sia per prevenire che curare il disturbo: scopriamo quali sono i migliori e come alleviare il prurito intimo.
Prurito intimo in gravidanza: le infezioni che lo provocano
Il prurito vaginale in gravidanza è uno dei sintomi caratteristici di alcune infezioni come candida, vaginite batterica, herpes e così via. Visto che è spesso dovuto alle alterazioni ormonali tipiche dei 9 mesi, è anche considerato sintomo di gravidanza. In alcuni casi può presentarsi anche senza perdite sia a inizio gravidanza che nel terzo trimestre. A seconda dell’infezione in corso, il prurito può essere accompagnato da altri sintomi, ecco i principali:
- in presenza di Candida Albicans, infezione micotica molto diffusa, oltre al prurito possono presentarsi bruciore intimo a inizio gravidanza, dolore, perdite biancastre inodori ma dense.
- in presenza di Vaginite batterica oltre al prurito vaginale c’è spesso bruciore, accompagnati da perdite di colore grigiastro di cattivo odore.
- in caso di Herpes genitale, dovuto al virus Herpes Simplex di tipo 2, il prurito è accompagnato da infiammazione, formicolio vaginale, dolore durante la minzione, bruciore genitale.
- in caso di Tricomoniasi il prurito intimo è accompagnato da dolore vaginale e perdite schiumose di colore grigio o giallognolo-verdastro.
Prurito intimo in gravidanza: cosa fare
Anzitutto è necessario bandire tutti gli alimenti che contribuiscono ad aumentare l’infiammazione come cibi piccanti, eccessivamente dolci o salati, salumi, carne rossa, zuccheri raffinati, lieviti e latticini. Si sconsiglia inoltre l’utilizzo di indumenti intimi sintetici, che non permettono la traspirazione e creano un ambiente umido adatto alla proliferazione dei batteri. Per quanto concerne i rimedi per combattere il prurito intimo in gravidanza si annoverano i fermenti lattici, da assumere per 6-7 giorni una volta ogni 2 mesi.
I fermenti leniscono l’infiammazione agendo sulla flora batterica intestinale, rinforzando le difese immunitarie e contribuendo a smaltire le scorie metaboliche. Consigliate anche le tisane di Malva, note per il loro potere antinfiammatorio, gli infusi a base di gramigna, da bere ogni sera dopo i pasti, e la tintura madre di solidago, antibatterico da assumere in gocce prima dei pasti.
Rimedi naturali esterni per prurito intimo in gravidanza
Tra i rimedi più efficaci per combattere il prurito intimo esterno ci sono:
- lavaggi a base di sostanze naturali come amido di riso, menta naturale o per esempio bicarbonato sciolti in acqua fresca
- gocce di tea tree oil o calendula sciolte in acqua fresca
- sale o aceto sciolti in acqua tiepida
- gel di aloe che applicato esternamente dovrebbe dare sollievo sia dal prurito che dall’eventuale bruciore già dopo le prime applicazioni
- lavaggi a base di avena, conosciuta per le sue proprietà lenitive e antipruriginose. E’ sufficiente frullare la farina e utilizzarla per lavare esternamente la parte intima
Anche per il bruciore intimo i rimedi citati sono ottimi.
Utilissime e comode infine le creme anti-prurito come quelle a base di avena, calendula e camomilla, acquistabili in una qualsiasi erboristeria. Va infine ricordato che è possibile ricorrere ai rimedi naturali anche a inizio gravidanza, periodo particolarmente delicato durante il quale i medicinali vanno usati con particolare moderazione e attenzione.