Pubalgia in gravidanza: sintomi, esercizi e rimedi

La pubalgia in gravidanza è un disturbo molto fastidioso, che tende a manifestarsi nel terzo trimestre. Scopriamo insieme quali sono i sintomi, quali i rimedi e gli esercizi per prevenirla e combatterla.

La pubalgia in gravidanza si manifesta principalmente con dolori e sensazione di bruciore al pube e alla zona inguinale, che rendono estremamente difficili movimenti semplici come l’alzarsi dal letto, fare le scale, scendere e salire dall’auto. Quest’infiammazione è causata dalla crescita del feto, quando il peso del pancione comincia a gravare sul bacino il baricentro si sposta in avanti e il pube ne risulta stimolato negativamente. Scopriamo insieme quali sono i principali sintomi della pubalgia, quali i rimedi e gli esercizi per la cura della pubalgia durante i 9 medi di gestazione.

Sintomi

Tra i sintomi principali della pubalgia durante la gravidanza si annoverano dolori sordi o lancinanti al pube e all’inguine, che talvolta possono estendersi all’interno coscia e alla bassa schiena. Una delle cause di questi dolori all’inguine, che iniziano solitamente a manifestarsi alla fine della gravidanza, è la crescita del bacino, ormai quasi pronto al parto. In alcuni casi può capitare di avvertire dolori già al sesto mese o addirittura nel primo trimestre, trattasi però di eventualità rare.

Rimedi ed esercizi

Gli antidolorifici sono uno dei rimedi più utilizzati contro la pubalgia in gravidanza, specialmente se i dolori sono particolarmente intensi. Nei casi meno gravi è possibile ricorrere a una serie di esercizi e rimedi naturali in grado di alleviare i sintomi della pubalgia. Anzitutto bisogna evitare di stare in piedi troppo a lungo e di mantenere la stessa posizione da sedute. E’ inoltre molto importante riuscire a bilanciare il peso su entrambe le gambe, riposare a lungo, posizionare un cuscino tra le gambe, portare calze, pantaloni e scarpe da seduti. I bagni caldi e gli impacchi si rivelano rimedi altrettanto efficaci, così come i rimedi naturali quali l’agopuntura, la riflessologia plantare, la riflessologia Metodo Reflessage. Infine è possibile farsi visitare da un osteopata, che allevierà i dolori praticando manipolazioni per riportare alla posizione originale ossa del bacino, tessuti e legamenti.

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