Il tafano è fastidioso, insistente, talvolta ripugnante e difficile da allontanare, soprattutto se si presenta a sciami: è una grossa mosca (insetto) di colore generalmente grigio o bruno, spesso con macchie grigie o scure anche sulle ali.
Ma quali sono i sintomi, i rimedi naturali e le possibili conseguenze della puntura di tafano? Come conoscere questo nemico d’aperta campagna? Solo la femmina della specie può pungere perché solo lei possiede un apparato boccale di tipo perforante-succhiante. La sua puntura può provocare diversi sintomi di natura prevalentemente dolorosa. In genere, tra le “vittime” preferite di quest’insetto ci sono bovini ed equini. Tuttavia, non è raro che il tafano punga anche l’uomo e i bambini, trasmettendo possibili malattie infettive, in particolare la loiasi.
Quali sono le caratteristiche del tafano
Il tafano è un insetto dell’ordine dei ditteri, di cui esistono oltre 3000 varietà in tutto il mondo, come la mosca cavallina (talvolta confusa con il tafano per il suo corrispondente nome in ingles, horse flies). I tafani possono avere dimensioni variabili e si riconoscono per il loro volo rumoroso ed insistente. Anche l’addome può variare di colore passando dal bruno al rosso oppure all’arancio e molto spesso il torace e l’addome possono essere di colori diversi.
Il tafano vive e si riproduce in zone umide, spesso in prossimità di corsi d’acqua, paludi e stagni, e la sua attività si svolge in piena e tarda estate, in giornate calde e afose, senza vento. Come altre specie di insetti, i tafani svolgono un ruolo importante nell’impollinazione di alcune varietà di flora.
I maschi della specie si nutrono di nettare e polline, mentre le femmine succhiano il sangue dei mammiferi erbivori, come gli equini e i grandi ruminanti, con l’eccezione degli ovini, ma gli attacchi si possono rivolgere anche ad altri mammiferi, tra cui l’uomo. In genere, sono attratti dagli stimoli olfattivi, ma localizzano la preda attraverso la vista, con maggiore propensione per i colori scuri.
Se si viene morsi da un tafano, si può avvertire un dolore molto forte che può richiedere anche vari giorni prima di guarire. Chi ha sperimentato una puntura di tafano ha confermato che può essere più fastidiosa di quella di un’ape perchè più profonda.
Sintomi della puntura di tafano
La puntura di tafano causa il rilascio di istamina da parte dei tessuti che circondano la zona interessata. Questo provoca l’immediato rossore e infiammazione della cute. La puntura è quindi sempre dolorosa e, spesso, continua a sanguinare dal sito, formando un punto rosso del diametro di 1-2 cm con al centro una crosta siero-ematica.
In genere i sintomi scompaiono dopo qualche ora, ma per qualche tempo può permanere un’area dura e dolente. Talvolta, si può sviluppare una reazione allergica al tafano dovuta alla grande quantità di saliva iniettata dall’insetto.
La puntura di tafano può causare inoltre altri sintomi più o meno seri, che, tuttavia, non devono preoccupare eccessivamente. I principali sono:
- eruzioni cutanee
- respiro affannoso
- orticaria
- arrossamento ad occhi e labbra
- debolezza
- vertigini
Se dopo essere stati punti dal tafano avvertite un dolore molto acuto nella zona del morso e la presenza di pus, è possibile che sia in atto un’infezione. In questo caso, bisogna rivolgersi immediatamente al proprio medico.
Tafano puntura: come agire
Generalmente, tutte le punture di insetto guariscono entro due o tre giorni, ma nel caso di puntura di tafano, la questione è più complessa, e possono servire anche diversi giorni.
Se l’infiammazione è piuttosto intensa, è meglio rivolgersi al medico, perché potrebbe essersi sviluppata un’infezione. Invece, per cercare di arginare un problema poco serio, è possibile tamponare il problema con semplici precauzioni, come di seguito riportato:
- Lavare la zona con acqua e sapone antisettico
- Asciugare la ferita tamponando la puntura con un fazzoletto di carta asciutto e pulito
- Disinfettare con soluzione a base di iodio, come ad esempio Betadine
- Applicare del ghiaccio per lenire il dolore
- Se prude, evitare di grattare la pelle per evitare di peggiorare la situazione
Tafano: rimedi naturali
Le punture di tafano, così come le punture di api e vespe, sono una delle insidie dell’estate. Uno dei rimedi più semplice da attuare è quello di evitare i luoghi da loro infestati e seguire delle semplici cure naturali di facile applicazione.
Pomodoro
Un rimedio per dare sollievo alla pelle punta dal tafano è di tamponarla con del succo di pomodoro. Aiuta a ridurre il rossore ed il gonfiore attorno alla ferita. In alternativa al succo, tenete una fetta di pomodoro sopra all’area colpita.
Lavanda
La lavanda non ha solo proprietà rilassanti, ma ha anche un’azione antibatterica ed antisettica. Per applicarla sulla puntura di tafano è necessario mischiare alcune gocce di olio essenziale di lavanda in un olio neutro, come l’olio di mandorle o l’olio di oliva, ed applicarlo direttamente sulla zona interessata.
Bicarbonato
Il bicarbonato è un ottimo rimedio naturale contro la puntura di tafano, la quale può essere curata aggiungendo un cucchiaino di bicarbonato ad un bicchiere di acqua fredda e applicarlo sulla puntura con un fazzoletto immerso nella soluzione.
Ripetere l’operazione finché il dolore non si attenua. In alternativa, si può fare una poltiglia con il bicarbonato e l’acqua, o con aceto, e spalmarla sulla parte interessata.
Cipolla
Per dare sollievo immediato al dolore della puntura di tafano, può essere consigliato applicare una fetta di cipolla sopra l’area e lasciarla per circa 5 minuti. Quando si sarà seccata sulla pelle, potrà essere rimossa.
Ghiaccio
Il ghiaccio blocca il gonfiore perché costringe i vasi sanguigni sottopelle. Ma è importante non applicare il rimedio direttamente sulla puntura perchè può causare bruciature da freddo. Si può quindi avvolgere il ghiaccio in un panno ed immergerlo nell’acqua, per poi massaggiarlo sulla pelle.
Come prevenire la puntura di tafano
Per prevenire la puntura di tafano la cosa migliore sarebbe evitare i luoghi in cui i tafani proliferano, per non entrarci in contatto. Quindi stalle, maneggi e fattorie. Tuttavia, nel caso in cui si debba frequentare un luogo simile, è bene indossare vestiti lunghi, preferibilmente di colore chiaro, evitare i ristagni d’acqua e utilizzare anche repellenti per insetti oppure fabbricarne uno naturale in casa con olio di geranio.
Ultima alternativa è quella di utilizzare nei luoghi dove si trovano gli animali più colpiti da questi insetti delle trappole per tafani, un po’ costose ma sicuramente efficaci. Si trovano anche su Amazon.
Possibili conseguenze dopo una puntura
Le conseguenze collegate alla puntura di tafano possono essere generalmente associate allo shock anafilattico, in caso di allergia alla puntura di insetto, o a malattie infettive. Vediamo entrambi nel dettaglio.
Shock anafilattico
Lo shock anafilattico è una sindrome clinica grave, che può manifestarsi quando un soggetto sensibilizzato verso un allergene entra nuovamente in contatto con esso. Può essere il caso dell’allergia verso la puntura di tafano, e in generale a quello degli insetti.
Ogni qualvolta si entrerà in contatto col veleno dell’insetto si correrà un certo pericolo di subire uno shock anafilattico. Tale rischio dipende dalle condizioni individuali, dalla via di inoculazione, dalla quantità di allergene e dalla velocità di somministrazione.
Il quadro sintomatologico associato allo shock anafilattico passa generalmente attraverso una serie di manifestazioni di gravità crescente come:
- brusco calo di pressione
- tachicardia
- pallore intenso
- orticaria generalizzata
- sudorazione profusa con cute fredda
- vertigini
- senso generalizzato di grave malessere
- ansietà
- importanti difficoltà respiratorie
- colorazione bluastra della cute
- collasso circolatorio</li>
- perdita di coscienza e convulsioni
- coma e morte che sopraggiunge in seguito all’asfissia
Malattie infettive
Tra le malattie infettive trasmesse potenzialmente dal tafano, la loiasi è sicuramente quella più nota e fastidiosa. Si tratta, infatti, di una patologia che viene contratta con il deposito di larve a livello sotto cutaneo.
Nella pelle umana, le larve maturano in poco più di tre mesi e prima che le microfilarie possano essere riscontrate nel sangue periferico, a livello cutaneo si osserveranno degli edemi dovuti all’eliminazione dei cataboliti da parte delle stesse filarie. Di norma gli adulti si spostano sottopelle rapidamente, con periodicità diurna, e nel loro passaggio sono anche visibili.
Per riconoscere la loiasi ancor prima della diagnosi (che viene effettuata mediante ricerca e conteggio delle microfilarie nel sangue) si possono riscontrare diversi sintomi, come febbre leggera, lacrimazione e infiammazione agli occhi, dolori nevralgici, edema, meningiti ed encefaliti.