La gravidanza è un periodo meraviglioso e allo stesso tempo alquanto delicato per una donna, ad esempio bisogna rivedere per bene la propria dieta e capire cosa mangiare in gravidanza e cosa evitare assolutamente.
I lunghi mesi di gestazione potrebbero talvolta essere accompagnati da avventure poco piacevoli, bisogna portare attenzione a non contrarre alcun tipo di infezione per il proprio bene e per il bene del bambino. Una delle infezioni che potresti contrarre durante la dolce attesa è proprio la quinta malattia, se hai un altro bambino sicuramente ne hai già sentito parlare e sai di cosa si tratta.
Qual è, però, il rischio che si corre nel momento in cui si contrae la quinta malattia durante una gravidanza? Ecco i sintomi e tutto quello che dovresti sapere a riguardo!
Secondo gli esperti e diverse ricerche effettuate negli anni, il 70% della popolazione adulta risulta essere immune alla quinta malattia. Si tratta di una malattia esantematica che solitamente colpisce i bambini nella prima infanzia, ovvero dai 0 fino a 2 anni, e nell’età scolare, quindi durante la frequentazione della scuola primaria.
L’agente responsabile della quinta malattia è il Parvovirus B 19 e diventa abbastanza pericoloso se viene contratto da una donna in stato di gravidanza. Ogni mese è molto delicato per una donna, ma senza dubbio il primo trimestre è quello in cui bisogna portare più attenzione.
I sintomi della quinta malattia vengono spesso confusi con una semplice influenza di stagione, ovvero febbre, brividi, cefalea e dolori muscolari. Dopo aver vissuto dei giorni in questo stato inizieranno a comparire sulle guance il rossore tipico della quinta malattia, definita anche la malattia delle guance schiaffeggiate.
Secondo gli esperti il tasso di trasmissione della malattia al feto è del 40%, il tempo di trasmissione inoltre potrebbe variare dalle 4 alle 12 settimane. Purtroppo contrarre la quinta malattia in gravidanza è abbastanza pericoloso, perché potrebbe portare al feto con probabilità ben precisa anemia, idrope e nei casi più gravi anche la morte fetale.
Purtroppo non è possibile prevenire il problema, in quanto non esistono né dei vaccini specifici per la donna in gravidanza né dei farmaci che possano aiutare il feto a non contrarre l’infezione. Nel caso in cui si abbia un altro bambino che frequenta la scuola dell’infanzia o la scuola primaria è doveroso, nel caso in cui ci siano casi nella struttura, prendere le giuste raccomandazioni.