I bambini, specialmente i neonati di pochi mesi, soffrono spesso di reflusso, che ha la sua manifestazione più evidente nel rigurgito post poppata. Come le mamme e i papà ben sanno, basta davvero poco a far rimettere il latte ad un bebè, anche un semplice movimento brusco e… il gioco è fatto. Nella maggior parte dei casi si tratta di un fenomeno naturale e transitorio, che, perciò, tende a scomparire già prima del compimento del primo anno di vita o poco dopo. Tuttavia, qualche volta il reflusso gastrico del neonato si protrae e manifesta caratteristiche che possono suscitare apprensione nei genitori. Ci sono diversi parametri che permettono al pediatra di capire il tipo di reflusso (se di lieve entità o più grave) di cui soffre il bebè, e di agire di conseguenza. Vediamo, intanto, di che tipo di disturbo stiamo parlando esattamente.
Il reflusso gastroesofageo (RGE) nel neonato altro non è che il rigurgito acido di materiale ingerito che si trova già nello stomaco. Naturalmente il latte, misto con saliva e succhi gastrici. Si verifica per motivi fisiologici, o meglio organici. A pochi mesi di vita, infatti, il bambino non ha ancora la chiusura dell’esofago (il cardias) perfetta, e finché non avviene la completa maturazione delle vie gastriche può accadere che rigurgiti spesso. Il reflusso nel 95% dei casi si manifesta in forma lieve e scompare entro i 24 mesi di vita, anche se un 25% dei casi si protrae fino ai 4 anni del bambino. Vediamo meglio i sintomi.
Il reflusso nel bambino ha come sintomo il rigurgito, come abbiamo visto, che può avvenire anche diverse volte al giorno senza, però, che il bambino compia uno sforzo simile a quello del vomito, infatti non si associa a conati. Tuttavia, in qualche caso il reflusso può anche sfociare nel vomito o determinare un laringospasmo.
Il reflusso del lattante può essere distinto in:
Il reflusso nel neonato non si cura con farmaci, tantomeno con inibitori della pompa (antiacidi), è semmai sull’alimentazione e la tempistica che si deve intervenire. Il bebè non dovrà essere sovralimentato, e se viene allattato al seno una buona norma è quella di fare una pausa durante le poppate, mentre se prende il latte artificiale, il pediatra ne prescriverà uno più denso (questo soprattutto per il reflusso sintomatico). Dopo aver mangiato il neonato dovrà restare un pochino (almeno fino al ruttino), in posizione eretta, e anche successivamente è meglio tenerlo in una culla o in cesta piuttosto che sul lettino. Infine, anche l’abbigliamento conta, il bebè ha necessità di sentirsi “contenuto”, quindi tenetelo stretto in un telo semplice di cotone sulla tutina, lui si sentirà molto meglio. Sono qualora il vostro bimbo dovesse manifestare tutti i sintomi del reflusso patologico, allora la cosa migliore sarebbe rivolgervi presso un centro di gastroenterologia pediatrica per gli accertamenti del caso.
Oltre alle norme che abbiamo suggerito, per prevenire il problema dei rigurgiti nel lattante e nel bambino o alleviarli, si possono usare questi rimedi naturali: