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Benessere

Rimanere incinta con la spirale, cosa dicono gli esperti

Per poter evitare di rimanere incinta è possibile affidarsi a diversi metodi contraccettivi. Oltre alla classica pillola da assumere quotidianamente alla stessa ora, ad oggi è possibile fare riferimento a tantissimi altri metodi con la stessa efficacia. Per capire quale possa fare al caso tuo è importante sentire il parere di un ginecologo.

Se ti stai domandando se sia possibile rimanere incinta con la spirale, qui troverai diverse informazioni che potrebbero tornarti molto utili. Ecco, quindi, cosa sapere sulla spirale anticoncezionale, conosciuta anche con il termine di IUD.

Spirale, è possibile rimanere incinta? Cosa sapere a riguardo

La spirale viene consigliata dai ginecologi qualora una donna non sia alla ricerca di una gravidanza e che ne abbia avuta almeno una in precedenza. In casi specifici non può essere usata, ma sarà lo stesso medico a suggerire quale metodo contraccettivo poter usare senza problemi.

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Per poter mettere la spirale bisognerà effettuare una visita ginecologica per constatare che la donna sia idonea a ricevere la spirale. Lo step successivo riguarda proprio l’inserimento della spirale.

Dopo aver inserito il dispositivo si potrebbe andare incontro ad alcuni sintomi poco piacevoli: perdite di sangue, crampi e dolore addominale, per stare meglio però sarà possibile assumere degli antidolorifici.

Da evitare rapporti e tamponi interni almeno nei primi giorni, sarà poi il medico a fornirti tutte le informazioni post inserimento. Per assicurarsi che la spirale sia stata inserita correttamente, il medico ti chiederà una visita di controllo dopo circa 1 mese.

Ma è possibile rimanere incinta con la spirale?

Come per ogni metodo contraccettivo non esiste la certezza al 100% che una possibile gravidanza non arrivi. Infatti con la spirale anticoncezionale è possibile rimanere incinta e le probabilità del fallimento sono dello 0,8% in caso di spirale in rame e dello 0,2% in caso di spirale ormonale.

A tal proposito ti spieghiamo la differenza tra le due tipologie di spirali. La IUD in rame consiste nell’inserire nella cavità uterina un piccolo dispositivo che contiene rame. Gli ioni derivanti da quest’ultimo “uccidono” gli spermatozoi, di conseguenza nell’apparato genitale femminile non sarà possibile riscontrare spermatozoi che fecondano l’ovulo.

La IUD ormonale, invece, è un dispositivo in plastica dotato di una membrana che contiene al suo interno un principio attivo progestinico, ovvero il levonorgestrel. Questa versione sintetica ormonale è in grado di impedire la fecondazione. La IUD appena citata, l’anello vaginale e la mini pillola, conosciuta anche con il termine di pillola progestinica, hanno in comune lo stesso meccanismo d’azione.

Published by
Chiara Ricchiuti
Tags: Primo piano