Salario minimo novità, a che punto siamo in Italia e come funziona in Europa

Ecco quali sono le ultime novità che riguardano il salario minimo in Italia e in Europa, ossia la retribuzione minima che dovrebbe essere garantita ai lavoratori per una determinata quantità di lavoro

Si torna a parlare di salario minimo anche in Italia dopo la novità decisa in Spagna, ma come ci si sta muovendo e com’è la situazione negli altri Paesi europei?

Il governo spagnolo di Pedro Sanchez ha deciso di aumentare nuovamente il salario minimo interprofessionale (Smi) portandolo per quest’anno a 1.184 euro mensili in 14 pagamenti. Si tratta di un incremento del 4,4% pari a 50 euro al mese in più, ovvero a 700 euro in più in un anno.

Secondo i calcoli del governo la misura andrà a beneficio di circa 2,4 milioni di lavoratori di cui il 65,8% sono donne e il 26,8% sono giovani. In Spagna dal 2018 il salario minimo è aumentato del 61%, e in Italia?

Il salario minimo in Italia 2025

In Italia la situazione è statica. Nell’ordinamento italiano non esiste un livello minimo di retribuzione fissato per legge, tanto che la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo, ha commentato i dati Istat su stipendi e lavoro sostenendo che: “L’introduzione di un salario minimo legale è una scelta non più rinviabile. L’Italia è tra i pochi Paesi europei a non aver ancora adottato una soglia minima di retribuzione, lasciando spazio a contratti sottopagati e a condizioni di sfruttamento“.

donna con pile di monete in entrambe le mani
Salario minimo in Italia 2025 – pourfemme.it

Il lavoro povero è sempre più diffuso, oltre 1,3 milioni di lavoratrici (secondo l’Inps le donne hanno stipendi inferiori del 20%) e lavoratori guadagnano meno di 7,83 euro l’ora, “una soglia retributiva che non permette di vivere con dignità. I più penalizzati sono sempre gli stessi: gli apprendisti, i giovani, i lavoratori a tempo determinato e gli stranieri“, ha ribadito la segretaria.

Come funziona in Europa

L’Europa ha tracciato la strada con la direttiva sui salari minimi adeguati, in tutto sono cinque i Paesi nell’Ue su 27 che non hanno introdotto il salario minimo, secondo i dati Eurostat. Questi sono l’Italia, la Danimarca, l’Austria, la Finlandia e la Svezia.

Invece tra i dieci Paesi candidati o potenziali candidati per entrare nell’Ue, 7 hanno un salario minimo nazionale ovvero Ucraina, Montenegro, Moldavia, Macedonia del Nord, Albania, Serbia e Turchia. Mentre non lo hanno Bosnia-Erzegovina, Georgia e Kosovo.

A quanto ammonta il salario minimo nei Paesi dell’Ue

Dove è stato introdotto il minimo salariale varia dai 551 euro al mese della Bulgaria ai 2.638 euro al mese del Lussemburgo. Secondo i dati Eurostat aggiornati a gennaio di quest’anno possiamo dividere i paesi dell’Unione Europea in tre gruppi in base al livello dei salari minimi mensili espressi in euro. Per fare un confronto, il salario minimo federale degli Stati Uniti è di 1.210 euro al mese.

Nel primo gruppo rientrano Lussemburgo, Irlanda, Paesi Bassi, Germania, Belgio e Francia dove il salario minimo è oltre i 1.500 euro al mese, di fatto si va dai 1.802 euro della Francia fino ai 2.638 euro del Lussemburgo.

banconote euro e calcolatrice
Salario minimo in Europa – pourfemme.it

Il secondo gruppo va dai 1.000 ai 1.500 euro al mese e ne fanno parte Spagna, Slovenia, Polonia, Lituania, Portogallo e Cipro. Sotto i 1.000 euro al mese troviamo in ordine Croazia, Grecia, Malta, Estonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Lettonia, Ungheria e Bulgaria.

Negli ultimi dieci anni il salario minino è aumentato in Romania (+14,1%), Lituania (+13,2%), Bulgaria (+11,6%) e Polonia (+10,3%). I tassi medi di crescita annuale più bassi sono stati registrati invece in Francia (+2,1%) e a Malta (+2,9%).

Qual è il potere d’acquisto

Le disparità nei salari minimi dei vari Paesi Ue diminuiscono se l’importo viene considerato in proporzione al livello dei prezzi. In termini di potere d’acquisto i paesi dell’Ue che hanno un salario minimo maggiore sono in ordine Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda, Francia e la Polonia che passa dalla fascia media a quella alta.

Nel gruppo intermedio rientrano in ordine Spagna, Slovenia, Romania, Croazia, Lituania, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta e Ungheria. Nella fascia più bassa restano Slovacchia, Repubblica Ceca, Estonia, Bulgaria, Lettonia ed Estonia.

Anche gli Stati Uniti rientrerebbero nel gruppo più basso considerando il salario minimo in proporzione ai prezzi del Paese. In termini assoluti il salario minimo è più alto in Lussemburgo mentre per potere d’acquisto il più alto è in Germania.

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