Sanremo 2020: look effetto “wow” o flop? Il Festival, trionfo di canzoni ma anche di abiti e lustrini: ecco una carrellata dei look più glamour (o no?) della 70esima edizione a trazione Amadeus-Fiorello. Quali sono le scelte di moda portate in scena? Vediamo gli outfit approdati all’Ariston…
Tra Amadeus in Gai Mattiolo e il collega Fiorello in Armani, l’equilibrio di stile è sembrato quasi perfetto… Ma le donne del Festival? Vediamo le soluzioni più succose per l’occasione!
Ritorno per Diletta Leotta, che ha fatto il suo ingresso all’Ariston con un abito Etro giallo canarino e fascia nera in vita. Nonostante l’impegno (anche nel contare i famosi ‘gradini’ che separano il retropalco dalla scena, storici nemici di ogni valletta), sui social è scontro sulla scelta… fiaba sì, ma non troppo.
E Rula Jebreal? Attesissima, è entrata in scena con un sofisticato abito lungo e sottoveste scivolata, tempestato di paillettes, nei toni del bianco e dell’argento. Magici giochi di luce e riflessi per una mise elegante e al tempo stesso romantica, con una generosa scollatura a dare respiro alla schiena scoperta. Il popolo del web apprezza questo look scelto per Sanremo.
Nel corso della prima serata, sul palco dell’Ariston non solo artisti ma anche stilisti: a ogni cantante la sua firma, ma vediamo quelli più chiacchierati.
A partire da Irene Grandi, che ha optato per l’ecopelle con top e pantalone di Stella Falautano. Morbida, ma anche poco ‘strong’ per i gusti dei suoi fan… E poi Rita Pavone, ad alta carica rock in barba ai suoi 74 anni, giacca damascata a contrasto oro e nero, pantalone nero e ricami a incorniciare una performance da standing ovation!
Emma Marrone? La ‘Brown’ in chiave super ospite non sembra aver deluso le aspettative in fatto di stile, complice l’impatto del suo Armani total black, décolleté profondo e spacco da urlo.
Capitolo a parte merita Achille Lauro e il suo look scelto per la prima serata di Sanremo e il suo striptease in diretta e un look Gucci alla ‘Me ne frego’. Certamente uno degli azzardi più rumorosi dell’intero Festival 2020. Tolto il mantello nero e oro, scalzo e capello platino, ha lasciato il segno con una tutina color carne stile costume da bagno anni ’20. Mosaico di tatuaggi in bella mostra e impatto assicurato (con l’intenzione di rappresentare il San Francesco di Giotto…e l’effetto di sfiorare il punto più trash dell’intera storia di Sanremo!).
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Ancora Fiorello ad aprire i battenti della seconda serata, stavolta vestito da… Maria De Filippi! Il suo outfit da Queen Mary si è imposto tra i best look della kermesse, senza neppure badare al portamento! Occhi puntati sulle donne al fianco di Amadeus: Laura Chimenti, Emma D’Aquino e Sabrina Salerno.
Laura Chimenti ha scelto Sylvio Giardina per il suo look di Sanremo. Ad evidenziare il suo ingresso sul palco dell’Ariston è stato un look elegante e raffinato con abito da sera in velluto nero e organza. Romantica Emma D’Aquino, che ha indossato Antonio Grimaldi. I colori, scelti con sapienza, sono stati caratterizzati da tinte sobrie con giochi di ricami. Il look è glamour, ma senza esagerazioni.
Sabrina Salerno, last but not least, ha catalizzato l’attenzione non solo a colpi di fascino intramontabile con look impeccabile ma anche… con la sua discesa verso il palcoscenico. Più un’odissea che un ingresso trionfale, colpa di quel gradino malandrino che ha inghiottito il tacco senza sentire ragioni!
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Nella terza serata del Festival 2020, in scena un elegantissimo Amadeus, smoking nero in velluto e… maglia fronte Juve e retro Inter per accogliere la prima donna in scena: Georgina Rodriguez! La compagna di CR7 ha incantato l’Ariston (e i fan) con un abito super sexy, aderentissimo e con scollo bardot, costellato di strass… ma visto e rivisto nelle scorse edizioni. Le piace vincere facile? Forse… anche perché la scelta del secondo abito è ricaduta praticamente su un taglio fotocopia, anche se total white.
Piacevolissima sorpresa il look di Sanremo scelto da Alketa Vejsiu, conduttrice e imprenditrice albanese che ha definito la scalinata dell’Ariston “il momento più alto della mia carriera”. Sicuro e sicura, in un abito – forse un po’ troppo effetto caramella – targato Class by Alketa Vejsiu, disegnato dallo stilista Valdrin Sahiti. Il secondo vestito? Un più nostrano Dolce & Gabbana. Promossa.
Arisa? Darle un voto è una mission impossible. Discutibile la scelta del look per il duetto con Marco Masini, più da ambulatorio che da Festival. Ma la voce fa dimenticare (quasi) la scivolata sull’outfit.
Gianna Nannini, Laura Pausini, Giorgia, Emma, Elisa, Fiorella Mannoia e Alessandra Amoroso per promuovere il concerto contro la violenza sulle donne: sul palco è un’onda di quote rosa vestite di nero, dove a spuntarla è proprio la Pausini (con il suo completo Armani e un tocco di rosso sulle labbra). Un po’ più incerta Elisa, il cui look non ha brillato in fatto di messa a fuoco…
Ornella Vanoni a tutto jeans sul palco dell’Ariston, e l’impatto visivo del look scelto per Sanremo, al fianco di un elegantissimo Alberto Urso, non è stato proprio il massimo. Se contiamo la corsa contro il tempo da parte dell’orchestra per starle dietro, il look sembra quasi il male minore…
Sorvegliato speciale di questa edizione, Achille Lauro si è preso la scena con un ingresso à la David Bowie, il più sobrio che si ricordi dal principio di questo suo Festival. Abito in raso verde, parrucca arancio e un passo indietro ad Annalisa, sua partner raffinata e grintosa al punto giusto. Se la sua idea di portare Ziggy Stardust sul palco dell’Ariston non ha garantito l’effetto dell’ormai celebre tutina – difficile da replicare sul piano dello shock visivo – comunque da premiare l’intenzione di mettersi in gioco. Anche nel look di Sanremo firmato Gucci.
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Possiamo dirlo, a ridosso della chiusura, senza rischiare di ledere una maestà già ampiamente conquistata? Amadeus, basta! Avremmo sperato in una leggera ‘scossa’ alla Giovanna Civitillo… invece no. Non ci siamo. Look monotematico, scintillante (fin troppo) e ormai scontato. Confidiamo su una “achillelaurite” dell’ultima ora, che possa farcelo apprezzare sotto una veste più fresca e diversa.
Attesissime le donne della quarta serata del Festival, con il ritorno di Antonella Clerici dopo i venti di crisi a viale Mazzini. Rosso di sera… azzeccato, si spera. Se la speranza è l’ultima a morire, Antonella Clerici deve essere arrivata troppo tardi, senza riuscire a rianimare un look che sì, può andare, ma per un Gran Ballo delle debuttanti… Troppo red, troppe piume, troppi strass, troppo tutto. Comunque, il Tony Ward risulta coerente con le scelte del suo passato all’Ariston (ricordate il Gai Mattiolo rosa tutto petali e Cenerentola?)
Francesca Sofia Novello si è impadronita della scena con un Alberta Ferretti fin troppo serio per la sua classe 1994. Avremmo preferito qualcosa di più sbarazzino e allegro, ma la scelta è ricaduta su una mise talmente impostata da essere praticamente anonima. De gustibus…
Tra gli ospiti, Dua Lipa era forse quella più quotata per un accento di stravaganza dal sapore internazionale. E invece nulla. Verrebbe voglia di consigliarle l’hair stylist di Achille Lauro, per quell’acconciatura che ancora non trova una collocazione coerente nella performance (nemmeno a volerci ricamare su con la fantasia).
Achille Lauro e Boss Doms a rappresentare la donna che spezzò il cuore a D’Annunzio, affilatissimi come lame a fare a pezzi il sacro tempio dell’Ariston: anche stavolta esibizione choc al punto giusto, e forse inizia a piacere anche a chi storceva il naso mentre lui se ne frega. Il look della quarta serata di Sanremo? Calze a rete, total black e trasparenze incorniciano una performance assolutamente efficace e un successo, la sua Me ne frego, destinata a scavalcare la concorrenza. Comunque vada il festival. Per non parlare del suo fedele chitarrista Boss Doms, che con il suo abito sguinzaglia una valanga di sensualità e fascino. Look di Sanremo androgino, un’esplosione senza delusioni. Su Instagram, come di consueto, la spiegazione di Lauro al suo terzo outfit epico targato Gucci: “La Divina Marchesa Luisa Casati Stampa. Musa ispiratrice dei più grandi artisti della sua epoca. Grande mecenate, performer prima della performing art e opera d’arte vivente”. Le scarpe? Lauro by Gucci… nonostante le critiche, lontano anni luce da quanto visto negli ultimi tempi al Festival. Un altro pianeta.
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Diciamocela tutta: anche questo Festival non ha riservato particolari sorprese dal punto di vista degli outfit, al netto delle autentiche parentesi maudit di Achille Lauro e Boss Doms. Speravamo in una redenzione stilistica ma Amadeus non ha sentito ragioni. Anche per la finale di Sanremo 2020, l’abito non si è allontanato dall’orbita di quiete esibita durante tutta la kermesse, ed è subito noia. Perdonarlo comunque si può, almeno per aver indossato l’ormai famosa parrucca alla Maria De Filippi, gentilmente imposta da Fiorello.
Look di Sanremo castigato… con sorpresa: è quello portato in scena da Cristiana Capotondi, con un abito da sera total black e tempestato di strass che più abbottonato non si può. Ma solo davanti, perché la vera chicca è la profondissima scollatura sulla schiena, a vivacizzare un taglio austero che non passa mai di moda. Ci piace assai.
Mara Venier in un giacca-pantalone in pieno stile Domenica In, non ha certamente deluso (sebbene non sia proprio un look da Sanremo). È andata sul sicuro, anche nella scelta di togliersi le scarpe prima di affrontare la temibile scalinata dell’Ariston senza l’impiccio del tacco: zia Mara, una di noi!
Grande attesa per la mise di Diletta Leotta, che al suo debutto all’Ariston aveva scatenato pareri contrastanti nel suo Etro. “Sono vestita da palma d’oro”, ha detto ad Amadeus per presentare il suo primo outfit della finale. Darle torto? Neanche per scherzo: la palma d’oro c’è, stampa oro sul petto e minigonna inversamente proporzionale allo strascico. Niente che resti nella storia del Festival.
Turchese la prima mise di Francesca Sofia Novello, luccicante in un abito firmato Alberta Ferretti. Buona l’intenzione, ma il colore proprio non convince…
Look di Sanremo 2020 vs Sabrina Salerno: C’è qualcosa di peggio del toppare un abbinamento? Sì, ed è ritrovarsi sullo stesso palco con lo stesso vestito. È successo a Sabrina Salerno, approdata alla finalissima con un tailleur praticamente identico all’abito del conduttore. Trinceriamoci in un mesto ‘no comment’.
L’ultimo quadro portato in scena da Achille Lauro e Boss Doms sigilla un progetto di stile a dir poco geniale. Per la finale, l’artista ha scelto il personaggio di Elisabetta I Tudor, chiudendo così il cerchio dei 4 nomi rievocati sul palco dell’Ariston a metà strada tra passato e futuro. San Francesco, David Bowie e Luisa Casati Stampa hanno preceduto l’ultimo look: il volto incorniciato di perle, parrucca riccia da regina e quel brivido punk a scuotere e sedurre i nervi.
Il look di Lauro scelto per Sanremo è stato confezionato da Gucci per tutte le sere della kermesse, in collaborazione con il team creativo dell’artista. Dopo aver tolto gorgiera e crinolina, ha sfoggiato una camicia con strascico di chiffon rosa, pantalone in velluto rosso e stivaletto in vernice rossa. La moda è Achille Lauro, non c’è altro da aggiungere. Esagerata, dannata, storia che ci piace.
Con il suo stile flamenco Marinella Spose, già visto nella prima puntata ma rivisto con tutina di un blu che travolge, Elettra Lamborghini ha convinto. Generoso il décolleté, ma anche parecchio dispettoso: durante l’esibizione, l’ereditiera è stata costretta a una repentina mossa contenitiva dopo essere uscita letteralmente “fuori di seno”. Musica, e il resto scompare. Non proprio tutto…