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Con il termine scrippelle abruzzesi ci si può riferire generalmente ad almeno due ricette distinte, non considerando le numerose varianti che queste a loro volta generano. Le scrippelle teramane, ad esempio, sono paragonabili a delle sottili crepes, mentre le scrippelle fritte possono essere sia dolci che salate e sono preparate con un impasto lievitato di patate e farina. Alle scrippelle dolci si aggiunge ovviamente lo zucchero nell’impasto. Vengono poi fritte in abbondante olio caldo e le dolci sono cosparse molto generosamente di zucchero semolato. Il primo piatto famoso a Teramo e provincia, che si è presto diffuso in tutta la regione, invece, può essere preparato ed utilizzato in diverse ricette, gustato sia col brodo – e allora parleremo di scrippelle ‘mbusse – o combinato con altri ingredienti a formare i mitici timballi domenicali, ovvero teglie di pasta al forno per pranzi in famiglia ricchi di gusto.
Appena si versa la pastella sulla padella, cercate di girare la padella con un movimento veloce, in modo tale da spargere il composto e fargli prendere la forma rotonda. Se non siete contente del risultato e volete delle scrippelle più sottili, basterà aggiungere dell’acqua.
Scrippelle dolci abruzzezi, una ricetta di Natale
Le scrippelle o torcinelli sono un dolce tipico della tradizione abruzzese. In realtà, come abbiamo già visto, il nome riguarda diverse varianti di una ricetta che può essere preparata sia salata che dolce. I dolcetti sono un impasto di farina, zucchero e patate lesse che poi vengono fritti e passati nello zucchero. Un dolcetto facile facile da preparare quando si sta insieme.
Ecco le istruzioni.
Le scrippelle sono ottime se servite subito, immediatamente, praticamente devono ancora fumare.