I rapporti che si instaurano tra i familiari, specialmente con i parenti più stretti, non sono sempre così idilliaci, inutile negarlo. Anzi, spesso è proprio con quelli a cui dovremmo essere più legati che possono sorgere diatribe non semplici da sedare. In diversi casi possono bastare anche motivi futili per scatenare una discussione, senza che ci sia la volontà di trovare un punto di incontro da nessuna delle due componenti. Gli esempi di questo tipo possono essere numerosi, ma sono davvero frequenti quelli che riguardano suocera e nuora, che possono provare una sorta di “rivalità” con l’altra.
Non è difficile individuarne il motivo. La suocera, infatti, può considerare già da subito la compagna del figlio come una sorta di “intrusa”, che può compromettere l’armonia familiare, anche se magari quella non c’era già quando lei non era ancora entrata nelle loro vite. Se non si ha un carattere così accomodante mediare può essere difficile.
Suocera troppo invadente? Ecco come fare
E’ tutt’altro che raro trovare una suocera che sia in grado di rispettare i suoi spazi e che lasci che il figlio gestisca il rapporto con la moglie in autonomia. Molte donne sentono la necessità di difenderlo, pensando che sia lui a essere poco rispettato (anche se non è sempre così) e tendono a voler dire la propria in ogni minima discussione che può esserci tra i coniugi. Anzi, spesso è proprio l’eccessiva invadenza da parte della genitrice che finisce per creare problemi.
Gestire la situazione diventa determinante, soprattutto se si vuole salvaguardare il rapporto di coppia. Chi è ormai esausto può stare tranquillo, la legge interviene a regolare questo tipo di situazioni, con buona pace dei due componenti della coppia.
Non è consentito, anche solo per uno spirito di rivalsa, vietare alla nonna di poter vedere i nipoti. Questo viene messo in evidenza nell‘articolo 317-bis del Codice Civile, dove si sottolinea che gli ascendenti, ovvero i nonni, hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. Solo giustificati motivi, che devono essere comunque dimostrati, possono portare i genitori a vietare l’incontro periodico tra nonni e nipoti. Se questo non dovesse avvenire, i nonni hanno la possibilità di far valere i propri diritti in Tribunale.
Le discussioni possono però sorgere se la suocera dovesse rivelarsi troppo ficcanaso, al punto tale da voler consigliare i coniugi in caso di dubbio o addirittura voler vivere con loro, togliendo ogni forma di privacy. In questo caso non c’è una normativa specifica che regola i rapporti suocera/nuora (vale anche per i generi), si può ricorrere alla giustizia solo se la suocera dovesse rendersi protagonista di una condotta che sarebbe sanzionabile anche se fosse stata compiuta da un estraneo. Il legame di parentela non costituisce quindi un’aggravante.
E’ possibile fare un esempio pratico per avere un’idea più precisa. C’è stata una nuora che ha scelto di citare in giudizio la suocera perché continuava ad accedere alla casa coniugale che le era stata assegnata dopo la separazione. Questo ha spinto il giudice a ritenerla responsabile del reato di violazione di domicilio. In alternativa, è possibile chiedere un indennizzo se si dovesse subire un’ingiuria.
La giurisprudenza dà inoltre il diritto di chiedere la separazione, anche con l’addebito, se la suocera non tende a rispettare i propri spazi. Questo avviene perché si ritiene il genero responsabile perchè non è riuscito a tenerla a bada e a spingerla a essere più rispettosa del suo ruolo.