Il sesto mese di gravidanza ha inizio alla 22esima settimana dando avvio al terzo trimestre: il corpo della mamma subisce una trasformazione, il peso aumenta notevolmente e anche la pancia inizia a farsi pesante. Il piccolo ora assomiglia a un bimbo in miniatura e i movimenti del feto sono all’ordine del giorno. Il peso del feto raddoppia passando dai 250 grammi della 20esima settimana a 500 grammi alla fine della 24esima settimana e può raggiungere anche i 32 centimetri di lunghezza. È comunque ancora piccolo: per il parto peserà circa 3 kg e sarà lungo 50 cm. Ma ora scopriamo cosa succede nel sesto mese di gravidanza.
Innanzitutto specifichiamo a quante settimane corrisponde il sesto mese di gravidanza: esso ha inizio alla 22esima settimana e termina alla 26esima settimana. In questo periodo sono numerosi i cambiamenti delle mamme: quello forse più fastidioso è legato alle ghiandole mammarie che si preparano per un eventuale allattamento: se vengono strizzati, i capezzoli producono gocce giallastre di colostro (detto anche “primo latte”), liquido secreto anche durante i primi giorni dopo il parto e utile a trasmettere al feto le difese immunitarie.
I chili di troppo a 6 mesi di gravidanza potrebbero dar fastidio e un po’ anche la pancia dura. Inoltre, potrebbero provocare una velocizzazione della circolazione del sangue, che vi farà arrossire spesso.
Un consiglio? Bevete molto, anche se vi scappa spesso la pipì.
Può essere utile per riacquistare forza e aumentare l’apporto di vitamine e amido.
Dalla 24esima settimana in poi state attentissime all’alimentazione: cosa mangiare? Di tutto purché non esageriate! Crescere troppo non è un bene e potrebbe creare delle complicazioni.
Come dormire? Meglio sul fianco visto che la pancia inizia a essere più ingombrante.
Attenzione alle smagliature: se non lo avete già fatto, iniziate a usare una crema o un olio specifico insistendo specialmente sulla zona del seno, dei fianchi e della pancia.
Al sesto mese si possono accusare diversi sintomi: stanchezza, gonfiore, bruciori di stomaco e a volte dolori al basso ventre e contrazioni, che indicano semplicemente la crescita dell’utero. Se si presentano contrazioni forti, non vanno sottovalutate, possono infatti comportare rischi per il bambino ed è bene recarsi dal medico in caso di disturbi o dubbi particolari. Potrebbero essere le contrazioni di Braxton Hicks, contrazioni indolori che rendono la pancia dura e che massaggiano il bambino a intervalli regolari.
Un altro disturbo comune è l’insonnia in gravidanza, dovuta a cause fisiche ed emozionali; non solo, si può soffrire di rigurgiti acidi, perché il peso dell’utero comprime gli altri organi interni e causa alcuni minimi problemi, come questo o la tendenza a dover urinare più spesso.
Il feto durante il sesto mese di gravidanza cresce tantissimo, arrivando a raddoppiare il suo peso, fino a giungere ai 500 grammi circa.
Si sviluppa a vista d’occhio il sistema nervoso, insieme ai muscoli e ai polmoni: infatti il bambino inizia ad “allenarsi” per la respirazione al di fuori dell’utero, effettuando dei movimenti simili a quelli di inspirazione ed espirazione.
Il feto continua a muoversi senza sosta e alterna fasi di sonno a fasi di veglia (che non sempre coincidono con quelle della mamma!); è sempre più ricettivo, quindi se non avete già iniziato, cominciate a comunicare con lui e fargli sentire musica e canzoni.
Quando inizia il sesto mese di gravidanza è necessario eseguire diversi esami. Prima fra tutti, sempre che non l’abbiate già fatta, l’ecografia morfologica, che valuta lo stato degli organi del bambino.
Seguono poi i soliti controlli di routine come gli esami del sangue, esami delle urine, visita ginecologica.
Il feto potrebbe essere sottoposto a ecocardiografia, che monitora anatomicamente il cuore per verificare che le sue parti costituenti siano correttamente formate e che non vi sia il rischio di cardiopatie congenite. Questo esame però si fa solo in caso si sospetti una patologia specifica.
Per quanto riguarda la gravidanza gemellare, a partire dai 6 mesi circa ha inizio un periodo più delicato perché aumenta il rischio di parti prematuri per non parlare del volume dell’addome, che ora diventa sempre più ingombrante. Ciò comporta un maggiore affaticamento e richiede, da parte della madre, maggiori attenzioni rispetto a chi aspetta un solo bimbo.
I consigli rimangono tuttavia simili: bere molta acqua, fare pasti leggeri, riposare molto e tenere monitorata la pressione arteriosa con regolarità.