I sintomi di una gravidanza possono essere confusi con quelli del ciclo perché alcuni disturbi si assomigliano, sebbene ogni donna sia diversa. Se avete dubbi al riguardo, per prima cosa cercate di non farvi troppo suggestionare, specialmente se non si è ancora manifestata l’amenorrea, ovvero l’assenza di ciclo, che è il sintomo più caratteristico della gravidanza in corso. Esistono inoltre delle sottili differenze tra sintomi della gravidanza e del ciclo, che possono aiutarvi a fare chiarezza. In ogni caso, se le mestruazioni non si presentano, è opportuno procedere con il test di gravidanza, l’unico strumento in grado di fornirvi la risposta esatta.
La differenza tra i sintomi della gravidanza e le mestruazioni può essere sottile: soprattutto nella fase pre-mestruale possono infatti manifestarsi disturbi somiglianti ai primi sintomi della gravidanza, come sonnolenza, dolore e/o gonfiore al seno, piccoli dolori addominali, irritabilità, dolori al basso ventre, maggiore o minore desiderio sessuale. Questa somiglianza dovuta ai cambiamenti ormonali, rende difficile capire se si è o meno incinte.
Il sintomo che più di qualunque altro aiuta a fare chiarezza è l’amenorrea, ovvero l’assenza di ciclo, che se non indotta da altri fattori, per esempio un periodo di particolare stress, indica che si è incinte. Ma esistono anche altri sintomi leggermente diversi che possono aiutare la donna a capire cosa succede.
La gravidanza si contraddistingue per alcuni sintomi caratteristici che solitamente si presentano al secondo/terzo mese ma, in alcuni casi, già dopo 15-20 giorni dal concepimento. Questi sintomi sono dovuti ai cambiamenti ormonali che intervengono in seguito alla fecondazione dell’ovulo. Di seguito trovate un elenco dei sintomi più caratteristici.
Mentre il sangue mestruale ha una tonalità più intensa, le perdite ematiche tipiche della gravidanza sono di colore chiaro e durano poco tempo. Si presentano quando avviene l’impianto in utero dell’embrione, tra una e due settimane dopo il concepimento. Come premesso, sono più tenui del sangue mestruale e anche più scarse, quindi dovrebbe essere abbastanza semplice riconoscerle.
Quando si rimane incinte la pelle può assumere un colorito leggermente più scuro, soprattutto quella del seno e del volto, a causa dei cambiamenti ormonali in corso. Possono anche comparire brufoli sul viso dovuti sempre all’azione degli ormoni.
Se si soffre abitualmente di acne, non è detto che i brufoli siano attribuibili alla gravidanza, nel caso in cui, invece, si sia meno predisposte a questo disturbo, la comparsa dei brufoli va presa in maggiore considerazione.
Nei primi giorni della gravidanza si può manifestare un’iperpigmentazione cutanea con areola e capezzolo del seno leggermente più scuri del normale.
Questi cambiamenti dipendono dall’aumento di progesterone nel corpo e talvolta possono presentarsi anche piccole protuberanze dette tubercoli del Montgomery, uno dei segnali più evidenti di gravidanza in corso. Questi tubercoli sono piccole ghiande posizionate sulle areole che, in questo caso, tengono a ingrossarsi. La loro attività è legata alla migliore lubrificazione dei capezzoli necessaria per migliorare l’allattamento del bambino.
In gravidanza, a causa dell’azione ormonale, la percezione degli odori e dei sapori risulta più accentuata.
Se quindi, prima dell’arrivo del ciclo, percepite odori e sapori in modo diverso o con maggiore intensità, potrebbe trattarsi di una gravidanza in corso.
Alcune sostanze che fino a poco tempo prima risultavano gradevoli, possono improvvisamente diventare fastidiose quando si è incinte.
E’ il tipico caso del caffè, che molte donne incinte non riescono a bere nonostante, prima della gravidanza, ne apprezzassero il sapore. D’altra parte alcune donne manifestano voglie particolari per alimenti insoliti.
A partire da almeno 2 settimane dal concepimento si possono manifestare sia nausea che vomito.
La nausea è un sintomo tipico della gravidanza e può essere molto utile per capire se si è rimaste incinte, visto che normalmente non compare prima delle mestruazioni, caratterizzate piuttosto da mal di stomaco.
Se c’è una gravidanza in corso, la produzione dell’ormone gonadotropina corionica aumenta e con esso l’afflusso di sangue nella regione pelvica: di conseguenza si verifica un incremento della quantità di liquidi filtrati dai reni e perciò anche un aumento delle urine.
I sintomi tipici del ciclo mestruale e della sindrome premestruale, che lo precede di qualche giorno, possono assomigliare a quelli della gravidanza iniziale, tuttavia non tutti coincidono perfettamente.
Ma quando arrivano i sintomi premestruali? Di solito 5-7 giorni prima delle mestruazioni e si esuriscono non appena inizia il ciclo. E’ un’informazione da non sottovalutare perché se i sintomi della sindrome premestruale si presentano proprio in questo periodo, è altamente probabile che indichino l’arrivo del ciclo, a meno che non ci siano stati nel frattempo rapporti a rischio.
Di seguito trovate un elenco dei sintomi più caratteristici del ciclo e della sindrome premestruale con rispettive cause.
Prima dell’arrivo delle mestruazioni capita spesso di soffrire di ritenzione idrica, dovuta a cause ormonali.
L’aumento di estrogeni e di progesterone nella fase che precede il ciclo può influenzare infatti i livelli di ormoni come la prolattina, che in quantità eccessive causa anche ritenzione idrica.
Nei giorni che precedono le mestruazioni capita di rilevare un aumento di peso più o meno consistente, dovuto spesso alla ritenzione idrica e quindi ai liquidi trattenuti dall’organismo.
Si tratta però di una condizione momentanea, che scompare con la fine del ciclo mestruale e il ritorno del normale drenaggio corporeo.
Il gonfiore all’addome può essere provocato dal rilassamento e dalla distensione muscolare della parete addominale che si verifica prima, ma anche durante, il ciclo mestruale.
I cambiamenti ormonali che si verificano durante e prima dell’arrivo delle mestruazioni possono causare uno stato generale di irritabilità e malinconia, che difficilmente si verifica ai primissimi tempi della gravidanza.
Le fluttuazioni dei livelli estrogenici prima e durante le mestruazioni attivano le cellule dell’infiammazione dette mastociti, ecco perché molte donne in questa fase soffrono di mal di testa.
I dolori articolari durante la fase premestruale dipendono dai cambiamenti ormonali in corso che possono causare una sensazione generalizzata di stanchezza e spossatezza.
Lo stato si spossatezza generale dovuto ai cambiamenti ormonali in corso può provocare, in alcune donne, mal di schiena più o meno intenso a seconda dei casi.
I sintomi della gravidanza o i dolori premestruali si assomigliano ma non sono identici perché come abbiamo visto ci sono delle sottili differenze ed è anche facile scambiarli.
Come premesso, l’amenorrea, ovvero la scomparsa del ciclo, è il segnale più importante per capire se c’è effettivamente una gravidanza e, in caso di dubbio, si può sempre ricorrere ai test di gravidanza, che ormai riescono a individuarla anche dopo pochi giorni di ritardo.
Se il test risulta negativo ma il ciclo non compare a distanza di qualche giorno, il consiglio è di ripeterlo. Difatti sebbene siano molto attendibili, potrebbero non rilevare la gravidanza se il concepimento è appena avvenuto.
Per quanto riguarda i sintomi della gravidanza e del ciclo, ecco quelli che più si assomigliano:
In definitiva come capire se è ciclo o gravidanza? Ecco come riuscirci:
Come abbiamo visto, possono capitare una gravidanza e dolori identici a quelli mestruali, visto che si assomigliano.
Tenete però presente che spesso i sintomi di gravidanza si presentano dopo 15/20 giorni dal concepimento, e i primissimi sono stanchezza, sensibilità agli odori e nausea. Possono manifestarsi anche prima ma è più raro.
Inoltre se il ciclo non arriva ma i sintomi caratteristici sono già presenti, potrebbero essere proprio dolori da ciclo, che semplicemente è in ritardo, oppure dolori intestinali perché l’intestino è a stretto contatto con le ovaie, l’utero e la vagina. In alternativa potrebbero essere dolori di una gravidanza agli inizi.
L’unico modo per capirlo con sicurezza è eseguire il test di gravidanza, anche pochi giorni dopo l’eventuale concepimento, a seconda delle indicazioni riportate sulla confezione. Oggigiorno molti test riescono a individuare la gravidanza precocemente ma è sempre meglio verificarlo prima dell’acquisto, chiedendo informazioni o leggendo quanto riportato sul prodotto.
Un’altra eventualità è quella delle false mestruazioni, ovvero perdite di sangue che non segnalano necessariamente una gravidanza ma nemmeno l’arrivo del flusso mestruale mensile. Si presentano sotto forma di spotting abbondante nel corso del mese e comportano sintomi simili a quelli delle mestruazioni: dai dolori muscolari ai fastidi gastro-intestinali fino alla temperatura leggermente più alta del solito. Le false mestruazioni possono dipendere dall’utilizzo della pillola del giorno dopo, da cisti o perturbazioni dell’utero, da minacce di aborto o possono anche essere materiale di cicli precedenti che viene man mano espulso.
In ogni caso, se vi accorgete di queste perdite, è importante contattare subito il medico e fare un test di gravidanza, per capire se siete incinte. In tale eventualità le false mestruazioni, come dicevamo, possono rappresentare semplici residui di sangue rimasti nell’utero, perdite da impianto di colore chiaro e di scarsa quantità, ma anche minacce di aborto. In quest’ultimo caso le perdite però avvengono più tardi, sono più abbondanti e di colore rosso vivo accompagnate da dolore pelvico.