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Lo smalto semipermanente è praticamente la routine per chi vuole avere unghie, di mani e piedi, sempre impeccabili e in ordine. Attorno a questo trattamento di bellezza, però, orbitano numerosi dubbi e perplessità: dall’applicazione alla rimozione, dalla differenza con le unghie in gel fino alle migliori marche da scegliere, sia per quanto concerne i prodotti veri e propri che per le lampade, per un risultato duraturo e senza errori.
Abbiamo stilato una mini guida utile su tutto quello che non sai e invece dovresti sapere su questo trattamento di bellezza, comprensiva della risposta alla domanda più gettonata: lo smalto semipermanente fa male alle salute delle unghie?
Lo smalto semipermanente si posiziona esattamente a metà tra lo smalto normale e il gel per la ricostruzione: questo prodotto, infatti, si applica proprio come la versione classica ma deve subire alcuni passaggi fondamentali per essere più brillante e per durare più a lungo.
È bene ricordare, però, che può sfaldarsi, specialmente se viene applicato nel modo sbagliato e che è bene seguire qualche indicazione per applicarlo al meglio. Per quanto riguarda la durata appunto, il semipermanente dovrebbe rimanere intatto per 21 giorni circa sulle mani, mentre può arrivare ad un mese sui piedi.
Se vi state chiedendo come mettere lo smalto semipermanente, siete arrivate nel posto giusto! Applicarlo non è affatto complicato, nemmeno per chi vuole cimentarsi con il fai da te per la prima volta, ma è bene fare attenzione ad alcuni passaggi per evitare che nel risultato finale possa sbeccarsi o che si possano creare sollevamenti prima del previsto.
Vedremo a breve come la procedura preveda l’utilizzo di una lampada UV, strumento che spesso suscita dubbi rispetto la propria indispensabilità: solo essa polimerizza (asciuga ed indurisce) il semipermanente, altrimenti impossibile da asciugare all’aria come un classico smalto per via delle sostanze che lo compongono.
I prodotti necessari per mettere il semipermanente alle unghie sono:
Per asciugarlo non sempre è necessario ricorrere al fornetto, ma è bene iniziare la manicure con una passata di buffer, così da seccare l’unghia e garantire al colore una maggiore aderenza.
Kiko, a tal proposito, propone una Linea Kiko Perfect Gel, una gamma di prodotti caratterizzata da una soluzione di questo tipo, con una tecnologia alternativa che grazie alla semplice luce del sole è grado di garantire al film dello smalto una durata maggiore.
Sono tantissimi i brand che propongono prodotti validi sia per saloni che per applicazioni fai da te. Tra le migliori marche di smalto semipermanente unghie che propongono diversi tipi di colori, dai nude ai più scuri, troviamo:
I kit per applicare lo smalto semipermanente a casa sono ormai molto facili da reperire, sia online che nei negozi che riforniscono i centri estetici, alcuni davvero di buona qualità (come ad esempio quelli del brand Shellac): esistono diversi set dedicati sia all’applicazione che alla rimozione, da quelli più professionali, contenenti tutto l’occorrente, alle innovative versioni con tanto di mini lampade LED per l’applicazione su singola unghia.
Il prezzo si aggira dai 30 euro per kit e lampade UV o LED fino ai 60 euro per kit che comprendono anche diversi colori di smalto.
Per quanto sia facile, ed in un certo senso piacevole, dedicarsi alla propria manicure quando si tratta di semipermanente, contando anche i punti a favore non indifferenti che gli corrispondono se si parla di durata è necessaria però un po’ di pazienza quando, alla scadenza dei canonici 21 giorni, arriva il momento di toglierlo.
Per farlo occorre prendersi del tempo e fare attenzione onde evitare di danneggiare l’unghia e graffiarla, perché è proprio qui che i corre il rischio che tutte temono, qualora si agisse in modo frettoloso o sconsiderato. Vediamo ora nel dettaglio tutti i passaggi essenziali per farlo nel modo giusto.
Gli step per togliere lo smalto semipermanente
Per togliere lo smalto semipermanente sono necessari alcuni prodotti specifici, e dei semplici passaggi da seguire con attenzione.
Nel caso in cui lo smalto non venisse rimosso al primo passaggio, è possibile ripetere il processo, lasciando i pad in posa per qualche minuto in più, oppure eliminando il tutto con una lima ma senza esercitare troppa pressione, per non correre il rischio di rovinare l’unghia.
Esistono anche tipologie di smalto semipermanente che non necessitano della rimozione con solvente, ma che prevedono la tecnica di rimozione pell-off, dove lo smalto viene eliminato come se fosse una pellicola in pochi secondi. Attenzione però: qui si parla di prodotti concepiti appositamente per quella funzione, tentare di liberarsi dello smalto o delle sue rimanenze staccandolo con le dite non farà altro che danneggiare l’unghia privandola del suo strato più superficiale, indebolendola così in maniera importante.
Ed eccoci giunti alla fatidica domanda, cruccio che molte donne si fanno prima di approcciarsi a tale tecnica beauty: questo tipo di trattamento fa male?
La risposta è no, infatti pare che il semipermanente non faccia male né alla salute né alle unghie. Certo è che, visti gli ingredienti sbiancanti presenti al suo interno – idrochinone e idrochinone monometiletere – considerati critici per la salute è bene evitarne il contatto con la pelle. Per questo, il nostro consiglio, è quello di rivolgersi a centri esperti per l’applicazione e di evitare, per quanto possibile, il fai da te a casa.
Nonostante lo smalto sia innocuo per la salute è comunque consigliato attendere un mese tra un’applicazione e l’altra in modo da evitare troppi stress, meccanici e chimici, a carico delle unghie.
Come appurato lo smalto semipermanente è la soluzione perfetta per avere unghie sempre in ordine: oltretutto non essendo dannoso è dunque possibile applicarlo anche durante la gravidanza. L’unica accortezza è riferita proprio all’indebolimento delle unghie che aumenta durante le 40 settimane di gestazione.
Inoltre esso risulta fortemente adatto a tutte quelle persone che purtroppo possiedono unghie fragili e che si sfaldano facilmente, in quanto, grazie allo spessore aggiuntivo che si viene a creare tramite la sua applicazione, queste ultime risultano protette. È però ovviamente consigliato non eccedere, rispettando il giusto intervallo di tempo tra una seduta e l’altra.
La differenza fra le tecniche di smalto semipermanente e gel consiste, non solo in tempi più veloci di applicazione, ma essenzialmente nel fatto che con la seconda risulta possibile modificare la struttura dell’unghia in termini di lunghezza, mentre nel caso del semipermanente si andrà semplicemente a stendere dello smalto sulla superficie della stessa asciugandolo in seguito con lampada così com’è.
A proposito di prezzi, la tecnica del semipermanente ha prezzi che si aggirano tra i 15 ed i 30 euro, nel caso della ricostruzione gel invece si parte da un minimo di 30 fino ad arrivare ai 60 euro a seconda del centro estetico al quale ci rivolgiamo.
E voi? Preferite la ricostruzione gel o il semipermanente per la vostra manicure? Vi dedicate alle vostre unghie in prima persona o vi rivolgete ad un’estetista?
Questo testo include collegamenti di affiliazione: in qualità di Affiliati riceviamo un guadagno sugli acquisti effettuati tramite tali link. Vi invitiamo a verificare i prezzi eventualmente indicati nel testo, in quanto potrebbero subire variazioni dopo la messa online.