La sterilizzazione degli animali domestici è un tema molto discusso ma, certamente, un atto d’amore nei loro confronti. La salute e il benessere degli animali sono di fondamentale importanza: migliorano la nostra vita con il loro amore incondizionato e fanno, a tutti gli effetti, parte della famiglia. Ci fanno compagnia e ci portano amore e gioia. È importante prenderci cura di loro: quando li adottiamo, infatti, dobbiamo tenere presenti le responsabilità che ciò comporta.
La sterilizzazione comporta numerosi vantaggi non soltanto per gli animali, ma anche per la società: basti pensare alla diminuzione di animali randagi e al miglioramento della loro salute sia fisica che comportamentale. Scopriamo di più sulla sterilizzazione e perché sterilizzare gli animali domestici.
La sterilizzazione apporta numerosi benefici. Questo intervento chirurgico ha, infatti, degli effetti benefici e positivi per l’animale, per il suo benessere e per la sua salute. Questo oltre al fatto di contrastare il randagismo, dato che permette di controllare le nascite degli animali: molto spesso, questi finiscono per strada e ad attenderli c’è un destino crudele. Parlando di sterilizzazione, ad ogni modo, ci si riferisce all’eliminazione delle ovaie nelle cagnoline – anche dell’utero, in alcuni casi – e dei testicoli nei cagnolini.
Oltre alla lotta al randagismo – di fondamentale importanza – è importante ricordare che la sterilizzazione nel cane femmina riduce di quasi il novanta per cento le probabilità di incorrere in gravidanze isteriche, tumori alle mammelle e all’utero, oltre che in infezioni come la piometra: questa porta, nella maggioranza dei casi, alla morte. Perché sterilizzare il cane maschio, invece? La sterilizzazione nel cane maschio evita l’insorgere di varie malattie come ernie e patologie prostatiche. È altamente probabile che i cani anziani non sterilizzati incorrano in alcune di queste patologie. Allo stesso modo, si tratta dei motivi per cui sterilizzare un gatto femmina e un gatto maschio.
Per sterilizzare degli animali, occorre attendere che termini lo sviluppo fisico, ma agendo comunque in modo preventivo: dai sei mesi a un anno di età circa, in base all’animale interessato e alla sua taglia. Si tratta di un intervento chirurgico abbastanza comune – avviene in day hospital – che richiede, però, un periodo di convalescenza. La convalescenza può richiedere da alcuni giorni ad alcune settimane, in base al caso specifico. In linea generale, si parla di una settimana circa.
Quando l’intervento nel cane femmina, ad esempio, avviene in laparoscopia – meno invasiva – la convalescenza sarà più breve. Generalmente, il cagnolino o la cagnolina si sentono più stanchi del solito e doloranti, ma la condizione migliora in circa 24-48 ore. Ovviamente, occorrerà seguire una terapia farmacologica – antibiotici e antidolorifici – e dei controlli post-operatori. È importante che gli animali non si lecchino le ferite (in alcuni casi, è consigliabile l’utilizzo del collare elisabettiano). Non dimenticate di contattare immediatamente il veterinario, se l’animale rifiuta il cibo anche molto dopo l’operazione, se sembra particolarmente debole, se si presentano infezioni o si aprono le ferite.
Non dimenticate di chiedere consiglio al medico veterinario per tutto e che prevenire è sempre meglio che curare. Infine, ricordate di adottare e non comprare: rifugi e strade sono popolate da animali che hanno bisogno di amore e una famiglia. Non dimenticate anche di spazzolare il pelo del cane e di scegliere bene il veterinario, che vi seguirà in questa fantastica avventura!