La stitichezza nel neonato è un disturbo piuttosto frequente, eccetto per chi è allattato al seno: bisogna però precisare che il problema sussiste realmente solo se il piccolo espelle con sforzo feci dure, oppure nel caso in cui vada di corpo ad intervalli superiori ai 3 giorni. Scopriamo quali sono le cause, cosa fare se il nostro bambino soffre di stipsi e quali rimedi adottare per combatterla.
Cause della stitichezza
La stitichezza del lattante è piuttosto frequente, non va però confusa con la dischezia, incoordinazione tra la spinta e il rilascio dello sfintere anale esterno. I neonati con questo disturbo, particolarmente diffuso sino ai 12 mesi, si sforzano di evacuare ma non sono in grado di farlo poiché non rilasciano gli sfinteri. A differenza della stipsi, la dischezia si caratterizza per la presenza di feci del tutto normali a livello di consistenza oppure precedute da un piccolo “tappo”. Essa non deve preoccupare poiché causata da un’innocua immaturità funzionale, che si risolve da sé nella maggior parte dei casi.
Tornando alla stitichezza vera e propria, c’è da dire che una delle cause frequenti è l’allattamento artificiale, difatti la scarsità di lattulosio, zucchero presente nel latte materno e fondamentale per regolarizzare l’intestino, può portare il bambino a evacuare con meno frequenza. La stipsi si verifica spesso anche nel periodo di svezzamento, approssimativamente quando il neonato ha 6 mesi, il nuovo regime alimentare può infatti determinare rallentamenti intestinali. Anche la febbre può essere una delle cause di stitichezza nel neonato, l’innalzamento di temperatura provoca disidratazione e se al neonato non vengono somministrati sufficienti liquidi, le feci diventano dure. C’è poi chi soffre di questo disturbo per predisposizione genetica. Ricordate infine che non sempre le coliche del neonato sono correlate alla stitichezza.
I rimedi
Nel caso si utilizzi per il neonato latte artificiale, i pediatri consigliano di adottare alcuni semplici rimedi per la stitichezza, introducendo nella dieta quotidiana latte con prebiotici, ovvero zuccheri ad effetto-fibra, e latte arricchito con determinate formulazioni di grassi. Più rara la stipsi nei neonati allattati al seno, nel qual caso sarà opportuno interpellare il pediatra di fiducia. Se lo svezzamento del neonato è iniziato, è di fondamentale importanza ricorrere ad alcuni rimedi naturali contro la stitichezza come alimenti lassativi: vanno benissimo le minestrine e i cibi ricchi di liquidi e fibre quali prugne, pere, kiwi, zucchine e via dicendo. Anche l’alimentazione della mamma ha un ruolo importante per prevenire la stitichezza del neonato, quindi via libera ai vegetali, eccetto quelli ad effetto astringente. Un ulteriore rimedio è rappresentato dai rammollitori fecali a base di Macrogol o Politilenglicole, in grado di incrementare il volume delle feci tramite assorbimento d’acqua, utilizzabili sin dal terzo mese.
Cosa fare
Cosa fare in caso di stitichezza? Oltre ai rimedi sopraelencati, è possibile intervenire con massaggi al ventre, che aiutano persino a crescere meglio e senza stress, o con piccole stimolazioni del retto. Basterà posizionare il bimbo supino e massaggiare delicatamente il pancino in senso orario, magari con l’ausilio di un olio rilassante naturale. Efficace anche il movimento della bicicletta, da effettuarsi portando le sue gambine al petto e facendole poi distendere. Nei casi di semplice dischezia sono indicate le stimolazioni del retto con appositi sondini sterili. Per concludere, nei casi più ostinati, sarà opportuno risolvere il problema con l’introduzione di un microclisma alla malva o alla glicerina, non senza aver interpellato il pediatra di fiducia.