Alla scoperta delle spiagge italiane più importanti per la nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta e le iniziative per contribuire alla loro conservazione.
Le tartarughe Caretta Caretta, conosciute anche come tartarughe marine, sono una specie molto diffusa nel Mar Mediterraneo. Questi antichi rettili purtroppo da anni sono a rischio estinzione: la loro sopravvivenza è infatti minacciata da vari fattori. Uno di questi è la pesca: spesso rimangono incastrate in reti o trappole. L’inquinamento marino poi, in particolare la plastica, rappresenta un grave rischio perché le tartarughe possono ingerire rifiuti scambiandoli per cibo. Anche il cambiamento climatico e la perdita o il degrado dei loro habitat di nidificazione sono una grave minaccia alla loro sopravvivenza.
La specie, e le sue sottospecie, risiedono di preferenza in acque profonde e tiepide in prossimità delle coste. Le tartarughe femmine tornano regolarmente sulle stesse spiagge per deporre le uova e le spiagge italiane sono un’importante area di nidificazione per queste creature. Nel 2023 l’Italia ha visto un record di nidi di tartarughe Caretta Caretta, con un numero crescente di segnalazioni lungo le spiagge italiane. Vediamo quali sono le spiagge delle nostre coste che queste tartarughe preferiscono per deporre le uova, e le iniziative messe in atto per proteggere questa specie dal rischio di estinzione.
La deposizione delle uova della tartaruga Caretta Caretta avviene di solito nelle ore notturne e ogni nido contiene in media un centinaio di uova delle dimensioni di una pallina da ping-pong. La schiusa delle uova avviene dopo un periodo di incubazione che varia da 40 a 65 giorni, influenzato dalla temperatura del suolo, che determina anche il sesso dei nascituri.
Nonostante le condizioni favorevoli offerte da alcune spiagge italiane queste creature affrontano numerose minacce durante la nidificazione. Due delle sfide più gravi sono l’urbanizzazione delle coste e l’inquinamento ambientale. L’illuminazione artificiale delle spiagge, in particolare, può disorientare i neonati durante la loro fase di dispersione, portandoli lontano dal mare e aumentando la loro mortalità.
Altre minacce sono rappresentate dall’erosione costiera e di cambiamenti climatici. L’innalzamento del livello del mare e l’aumento delle tempeste possono compromettere gli habitat di nidificazione, riducendo le aree disponibili per la deposizione delle uova e aumentando il rischio di distruzione dei nidi.
Una delle aree più significative per la nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta in Italia è la costa ionica della Calabria, tra Condofuri Marina e Africo. Le spiagge di questa regione, come quelle di Bova Marina, Spropoli, Palizzi e Brancaleone offrono un ambiente favorevole per la deposizione delle uova.
La sabbia fine e il basso grado di urbanizzazione delle spiagge calabresi creano le condizioni ideali per la nidificazione. Inoltre, la temperatura dell’acqua e l’abbondanza di alimenti marini contribuiscono a rendere questa zona un habitat attraente per le tartarughe.
Anche la Sicilia offre habitat preziosi per le tartarughe Caretta Caretta. Due mesi e mezzo fa, proprio in occasione della Giornata mondiale dedicata alle tartarughe che si celebra il 23 maggio, è stato trovato il primo nido della stagione di Caretta Caretta sulla spiaggia di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa.
La spiaggia di Cefalù, quelle lungo il litorale ionico siciliano e le spiagge delle isole Pelagie come quella dell’Isola dei Conigli di Lampedusa, una delle isole della Sicilia più belle da visitare, e la spiaggia della Pozzolana di Ponente di Linosa, sono tra le principali zone di nidificazione in Italia.
La Sardegna è un altro importante habitat per la tartaruga marina Caretta Caretta. Le due delle spiagge più significative per la deposizione delle uova di questa specie sono la Spiaggia di Sa Colonia a Chia e la Spiaggia del Poetto, che si estende tra Cagliari e Quartu Sant’Elena.
La Puglia ospita numerose spiagge dove le tartarughe Caretta Caretta depongono le uova. In particolare, le spiagge del Salento, come quelle di Porto Cesareo e Torre Lapillo, sono note per essere luoghi di nidificazione. Le acque cristalline e la presenza di aree protette contribuiscono alla protezione e al recupero delle uova e dei neonati. La costa adriatica pugliese, in particolare le aree intorno a Vieste e Mattinata, è altrettanto importante, sebbene il numero di nidi sia generalmente inferiore rispetto alla costa ionica.
La protezione delle tartarughe Caretta Caretta in Italia è sostenuta da una serie di iniziative di conservazione e monitoraggio da parte di organizzazioni non governative, come il WWF Italia e l’Associazione Italiana per la Tartaruga Marina (A.I.T.A.M.) che collaborano con enti locali e nazionali per monitorare le spiagge di nidificazione e garantire la protezione dei nidi.
I programmi di monitoraggio prevedono l’ispezione regolare delle spiagge per individuare e proteggere i nidi, nonché la sensibilizzazione del pubblico sui comportamenti responsabili da adottare per minimizzare le interferenze con le tartarughe.
Le attività educative, destinate ai turisti e alle comunità locali, mirano a ridurre l’impatto umano sulle spiagge e a promuovere pratiche sostenibili. In alcune aree sono state implementate misure specifiche per contrastare le minacce ambientali, come la riduzione dell’inquinamento luminoso e la gestione dei rifiuti. Le politiche di protezione delle spiagge e la creazione di aree marine protette contribuiscono a garantire ambienti sani e sicuri per la nidificazione delle tartarughe Caretta Caretta.
Ci sono molte azioni che puoi intraprendere per contribuire alla protezione delle tartarughe Caretta Caretta.
Proteggere queste creature marine è fondamentale per garantire la loro sopravvivenza e la salute degli ecosistemi marini ed è una responsabilità condivisa. Attraverso l’educazione, la sensibilizzazione e l’azione diretta, possiamo contribuire a garantire loro un futuro.