Gli anni ’90 tornano alla ribalta e con loro anche alcuni modelli iconici di borse a cui i grandi brand ci hanno abituato da sempre. Insieme alle baguette bag in colori pastello e stampa a coccodrillo che abbiamo acquistato questa estate e che continuiamo a vedere sugli scaffali di Zara, Mango e H&M, anche la più storica delle borsette a spalla, nonché la prima, torna a popolare gli outfit di tutti… la Fendi Baguette.
Oltre a “lei”, il brand romano festeggia anche l’anniversario di uno dei suoi modelli intramontabili: la Fendi Pikaboo. Attori, cantanti, modelle e celebrità omaggiano la Peekaboo sui social, sotto gli hashtag #fendiIcons, #fendihandinhand e per l’occasione sfoggiano i nuovi modelli di Peekaboo e Baguette rivisitati da Silvia Venturini Fendi per la collezione donna autunno-inverno 2020/2021. Ma qual è la storia di questi due modelli iconici di borse? Eccola qui!
Fendi Baguette
La Baguette di Fendi è stata la prima del suo genere. Disegnata nel 1997 da Silvia Venturini Fendi, la borsetta è diventata popolare grazie alle serie tv cult di quegli anni, ad esempio Sex And The City.
Che Carrie Bradshaw sia la più fedele amante della moda, d’altronde, l’abbiamo sempre saputo; e una fashion addicted che si rispetti a volte ha anche il privilegio di lanciare un trend destinato a diventare una vera e propria tradizione.
La Baguette di Fendi, non a caso, può essere considerata la prima it bag dei nostri tempi, tanto da convincere il colosso della moda LVMH ad acquisire il brand romano nel 1999. Poco più di 20 anni dopo, nel 2019, la creative director di Fendi ha rivisitato il modello da lei ideato, proponendolo in colori, materiali e dimensioni nuovi, con inserti e dettagli in metallo o resina perfettamente al passo coi tempi.
Alcuni esempi? La Baguette a stampa jacquard in seta e velluto, realizzata a mano in stile veneziano, oppure quella in pizzo bobbin realizzata in più di 100 ore di lavoro.
Fendi Peekaboo
Non si può dire Fendi senza dire Peekaboo, la borsa ideata dalla direttrice creativa nel 2009 e divenuta un’icona nel giro di pochissimo tempo. Il suo nome, che dall’inglese potremmo tradurre in “cucù-settete”, prende ispirazione dalla struttura interna, divisa in due comparti che “si affacciano” l’uno sull’altro facendo cucù, appunto. In occasione del suo decimo compleanno, Silvia Venturini Fendi ha ridisegnato la Peekaboo, declinandola in colori e dimensioni nuovi, ad esempio il rosa antico, il celeste pervinca o i gialli che il brand ha sempre amato.
Dettagli e applicazioni di mini borchie, Peekaboo in versione rigida e non più morbida come l’originale, stampe monogram, pizzi artigianali, pellami pregiati come il coccodrillo arricchiscono l’aspetto di una borsa che all’epoca della sua prima apparizione in passerella fu così descritta: “compri una Peekaboo non solo per indossarla adesso, ma per farlo anche nel futuro. Una borsa che le vostre figlie probabilmente vi ruberanno dall’armadio”.