Per fare un tuffo negli anni ’70 provate a ricreare un trucco hippy da figlia dei fiori: un modo per avvicinarsi, anche solo esteticamente, ad un decennio della storia europea e non solo che ha lasciato tantissimi segni nel mondo della moda e della bellezza, segni che ciclicamente ricompaiono nelle collezioni e li vediamo sfilare in passerella, a riprova del fatto che la controcultura giovanile degli hippies rimarrà per sempre una pietra miliare nella storia sociale.
C’è da fare una premessa: la cultura hippy puntava sulla libertà a 360°. Libertà sessuale, di espressione e, anche, nel vestirsi, comportarsi e apparire. Le donne hippy degli anni ’70 furono ben presto soprannominate figlie dei fiori proprio per l’abitudine di vestire con abiti a stampe fiorate, oppure portare fiori freschi tra i capelli, annodati insieme a trecce spettinate, oppure semplicemente appuntati sulla chioma. I fiori sono l’espressione più bella e semplice al contempo di quello che “madre natura” è in grado di offrirci, e gli hippy volevano essere vicini proprio a questa “grande madre”.
Per il make up, dunque, le hippy puntavano essenzialmente sul nude: il viso è bello perché è naturale, qualunque esso sia. Oggi esistono moltissimi prodotti che possono aiutarci a dare un effetto compatto e luminoso alla pelle senza esagerare con la cosmesi: ad esempio ottimi primer o BB Cream da stendere con una spugnetta, ancora meglio se leggermente umida, ciprie illuminanti compatte o in polvere da applicare sul viso con un pennello.
Per le occasioni speciali, ad esempio i grossi raduni (come dimenticare il festival di Woodstock del 1969?), le donne hippy usavano adornare il viso anche con motivi floreali, oppure con punti di luce, rubando un po’ alla tradizione del trucco cinematografico e un po’ alle culture orientali che all’epoca iniziavano a penetrare in Occidente suscitando interesse ed empatia da parte di questi giovani. Ed è così che il total nude viene abbandonato a favore di occhi in rilievo per uno sguardo malizioso, magari accompagnato da disegni fantasiosi, ombretti colorati, eyeliner nero, ciglia finte e mascara. Lo sguardo, insomma, diventa il vero protagonista. Per ottenere lo stesso effetto ai nostri giorni si possono acquistare gli eye jewels, da applicare comodamente come adesivi per qualche occasione speciale e, per quanto riguarda gli ombretti, non c’è niente di più semplice che ricorrere all’acquisto di una palette da 88 o 100 colori: sperimentando con le varie tonalità si troverà sicuramente un modo personale per reinterpretare lo stile hippy anni ’70!