Le tradizioni di Natale nel mondo sono numerose e tutte estremamente affascinanti. Il periodo più atteso dell’anno si tinge di magia, colori, luci, alberi di Natale, presepi, regali, profumi e sapori da condividere con famiglia e amici. Lo spirito natalizio, di sicuro, conquista sia grandi che piccini in tutto il globo, ma le usanze non sempre sono le stesse e ce ne sono alcune particolarmente bizzarre che potrebbero stupirvi. Come si festeggia questo meraviglioso periodo nel mondo? Scopriamo alcune curiosità e tradizioni sul Natale nel mondo.
Gli addobbi natalizi negli USA
Gli americani amano particolarmente gli addobbi natalizi, così tanto che ogni anno, negli USA, a Natale, vengono organizzate diverse gare a tema: si stima che, in totale, vengano spesi circa 6 milioni di dollari per decorazioni e luci. A tal proposito, nello stato di Washington, esiste una città natalizia a tutti gli effetti: si chiama Leavensworth ed è un luogo in cui vivono circa 2 mila persone nel periodo natalizio, quando questa cittadina diventa la copia di un villaggio bavarese e mercatino di Natale, tra cerimonie, stand gastronomici e decorazioni natalizie.
L’apertura dei regali in Serbia
In Serbia, c’è un’usanza alquanto bizzarra che riguarda l’apertura dei regali di Natale: questi vengono, infatti, scartati due domeniche prima di Natale, ma ciò che rende del tutto singolare questa tradizione è il fatto che i bambini “rapiscano” le proprie mamme, legandole ai piedi e chiedendo un riscatto – i regali, per l’appunto – per la loro liberazione.
Il demone del Natale in Austria
In Austria, esiste un antagonista di San Nicola, ovvero il demone del Natale di nome Krampus: quest’ultimo ha, infatti – al contrario di Babbo Natale – il compito di punire i bambini che si sono comportati male, catturandoli e portandoli via con sé. La tradizione vuole che, in alcune città del Paese, il giorno di San Nicola, alcune persone mascherate da demone girino per le strade con delle catene cigolanti e campane in mano, spaventando i bambini e ricordando loro di fare i bravi ed essere buoni.
Le streghe in Norvegia
In Norvegia, il 24 dicembre, la tradizione vuole che si nascondano gli oggetti solitamente utilizzati per pulire la casa. Il motivo? Pare che, durante la notte, le streghe cattive e gli spiriti maligni possano presentarsi e cercare di rubare tutte le scope presenti nelle case per poterle cavalcare. Si tratta di un’usanza secolare tramandata di generazione in generazione, che risale a quando si pensava che streghe e spiriti maligni si manifestassero la vigilia di Natale.
I troll in Islanda
In Islanda, nei tredici giorni prima del Natale, tredici personaggi molto simili a dei troll, chiamati Jólasveinar, visitano i bimbi ogni notte, indossando dei costumi islandesi tipici. Ciascuna notte della festa di Yule, i bambini mettono le loro scarpe più belle sui davanzali delle finestre in attesa che un Jólasveinar, diverso ogni sera, lasci dei regali a chi si è comportato bene e delle patate marce a chi ha fatto il cattivo.
San Nicola in Germania
Secondo la tradizione, il giorno di San Nicola – ovvero, il 6 dicembre – in Germania, Nikolaus viaggia su un asino per lasciare dei piccoli doni ai bambini, come cioccolato, monete e giocattoli da riporre nelle scarpe dei bimbi tedeschi più buoni, in special modo in quelli che si trovano nella regione della Baviera. In cambio dei suoi regali e del suo tempo, i bimbi fanno trovare dolci, poesie o disegni. Per quanto riguarda i bimbi più cattivi, invece, ci pensa il servo di San Nicola, Knecht Ruprecht – un personaggio in abiti scuri e con la barba sporca – che porta con sé una frusta o un bastone per punire chi si è comportato male durante l’anno.
La leggenda di Babbo Natale
Parlando di tradizioni di Natale nel mondo, da dove ha origine la leggenda di Babbo Natale? Sembra che tutto abbia avuto inizio da San Nicola, un vescovo bizantino del IV secolo, che viene ancora oggi ricordato per la sua anima generosa e per aver regalato la dote a tre ragazze, donando loro la possibilità di sposarsi e lasciare per sempre la loro vita in strada. Il 6 dicembre è il giorno di San Nicola ed è in questo giorno che si usava scambiarsi i doni, proprio per ricordare il gesto del santo. Successivamente, alcuni Paesi nordici trasformarono San Nicola in Santa Claus e quest’ultimo iniziò ad essere associato al Natale, la festa più importante del mese di dicembre. Per quanto riguarda, invece, l’immagine del personaggio di Babbo Natale, la sua nascita si deve a Clement C. Moore, il quale scrisse una poesia dedicata a Santa Claus, nel 1822 in America, descrivendolo come un uomo con la barba bianca e carico di regali.
La tradizione dell’albero di Natale
L’albero di Natale, che sia vero o finto, è uno dei simboli del Natale nel mondo immancabili dalle case di tantissime persone, ogni anno. Pare che l’usanza di decorare un abete fosse già diffusa tra i popoli germanici precristiani, quando si usava addobbarlo il giorno del solstizio d’inverno per festeggiare il passaggio dall’autunno all’inverno. La scelta dell’abete sta nel fatto che questo, essendo un sempreverde, era considerato simbolo di rinascita e vita. Le prime tracce di quello che sarà, poi, l’albero di Natale da noi conosciuto risalgono al 1570 quando, secondo alcuni documenti dell’epoca, a Berna in Germania, venne addobbato un albero con mele, datteri, noci e fiori realizzati in carta. Successivamente, nell’Ottocento, l’albero di Natale iniziò la sua diffusione in Europa.
L’origine dello scambio dei regali
Infine, come ha avuto origine lo scambio dei regali che tutti noi conosciamo bene? Il Natale deriva dalle festività della religione romana conosciute come i “Saturnali”: queste erano dedicate al dio Saturno, dio dell’età dell’oro e delle semine; durante l’era imperiale, si svolgevano dal 17 al 23 dicembre. Tale festività era caratterizzata da ricchi banchetti, ai quali prendevano parte padroni e servi: vide la luce, in questo modo, l’usanza di scambiarsi doni a prescindere dallo status sociale e, successivamente, la trasposizione cristiana nel IV secolo dopo Cristo.