Herpes simplex, un disturbo fastidioso, un virus insidioso che colpisce, per poi tornare spesso e volentieri, moltissime persone, soprattutto d’estate. Un virus, che colpisce le labbra, quello superiore o inferiore, il mento e a volte anche le superfici adiacenti al naso. Ma cerchiamo di saperne di più su questo virus, uno dei più conosciuti tra quelli della famiglia degli herpes virus, con alcune informazioni utili sui sintomi e sulla cura più efficace.
Di cosa si tratta
Non è altro che un virus appartenente, come anticipato, alla famiglia degli herpes virus. Una famiglia di virus tutti accumunati da una caratteristica insidiosa: una volta introdotti nell’organismo, non vengono eliminati completamente, ma rimangono latenti, per poi dare origine di nuovo al disturbo. In particolare, quando rimane latente trova rifugio nei gangli nervosi, le strutture situate in prossimità dei nervi cranici e della colonna vertebrale, rimanendo inattivo e non esposto agli attacchi da parte degli anticorpi dell’organismo. E quando si riattiva, anche a distanza di tempo dalla prima manifestazione, il virus torna all’attacco, parte dal ganglio in cui si è rintanato, discende lungo la fibra nervosa e raggiunge la parte di pelle innervata da quella fibra, dove scatena la comparsa dei sintomi tipici.
I fattori di rischio
Una volta che è riuscito a entrare nell’organismo l’herpes simplex vi rimane, ma quali sono i fattori che ne favoriscono sia la prima aggressione sia la riattivazione? Innanzitutto, in periodi di particolare stress psicofisico, quando le difese naturali dell’organismo si abbassano, in presenza di sindrome influenzale, di febbre o di ciclo mestruale. Da considerare più a rischio proprio l’estate, la stagione più calda, quando l’herpes simplex può contare su due fedeli alleati, il sole e il caldo, che tendono ad aumentarne la capacità di replicazione e, di conseguenza, ne facilitano l’attacco.
I sintomi
Diagnosticare con precisione l’herpes simplex non è difficile, perché la sua sintomatologia è tanto caratteristica quanto chiara. In particolare, sull’area colpita dall’aggressione del virus si può osservare la comparsa di piccole bollicine piene di liquido, delle vescicole, che sono accompagnate da bruciore, dolore e fastidio localizzato. Inoltre, è possibile che la persona avverta una sensazione di prurito, seguito da rossore, prima della comparsa delle vescicole a grappolo sulla bocca. La seconda fase, quando le vescicole si rompono, si caratterizza per la comparsa di altre formazioni, una sorta di crosticine, che cadranno da sole, senza lasciare cicatrici.
La prevenzione
La prevenzione del contagio, visto che l’herpes simplex è facilmente trasmissibile tra le persone, è fondamentale. Infatti, è sufficiente che si verifichi il semplice contatto con il siero presente nelle vescicole tipiche dell’infezione. Attenzione quindi a baci e contatti tra le labbra, compreso l’utilizzo immediato dello stesso bicchiere, della stessa salvietta di una persona con l’herpes labiale. Da dosare con cautela anche il sole: è preferibile evitare le ore centrali della giornata, dalle 12 alle 16, le più calde, durante le quali il sole è più aggressivo. Un buon consiglio per proteggere le labbra dal sole e dall’attacco dell’herpes è di munirsi, quando si prende il sole, di uno stick apposito, dotato di una protezione totale.
La cura
Nella maggior parte dei casi l’herpes simplex tende a scomparire spontaneamente nel giro di pochi giorni, ma per curare i sintomi e eliminare le fastidiose vescicole il prima possibile, esistono rimedi e farmaci specifici allo scopo. Ottimo un rimedio della nonna, il ghiaccio, perché se il caldo favorisce la comparsa del virus, le basse temperature hanno un provvidenziale effetto inibitore dell’herpes. Quando si avvertono i primi sintomi, come il prurito e il rossore sul labbro, si consiglia di applicare sulla parte interessata un cubetto di ghiaccio, per circa trenta minuti. Tra i farmaci più utili ci sono sicuramente quelli a base di aciclovir, solitamente sotto forma di creme da applicare localmente, efficaci nell’inibire la replicazione del virus, impedendone la diffusione e favorendo la guarigione delle vescicole.