Perdite marroni, cosa sono e quando ci dobbiamo preoccupare

Macchie marroni: cause

Le cause delle perdite marroni – come detto prima – possono essere diverse. Soprattutto in età fertile, è comune che si manifestino perdite marroni dopo il ciclo, come normali perdite premestruali o per via di una condizione di disequilibrio psicofisico. Tra le cause, ci possono essere:

  • Lo stress: questo è il primo fattore che i ginecologi prendono in considerazione, quando le pazienti parlano di perdite marroni prima del ciclo e perdite marroni dopo il ciclo. Questo può accadere perché l’ormone cortisolo – i cui livelli si alzano quando siamo stressate – e l’ormone adrenalina possono mettere in uno stato di allarme l’organismo che influenza l’ipotalamo, ovvero quella zona del cervello che regola l’attività delle ovaie e tutti i bioritmi corporei, inclusa la produzione di progesterone: si tratta dell’ormone che stabilizza il ciclo mestruale.
  • I contraccettivi: questi possono provocare episodi di spotting. Pensiamo, ad esempio, all’uso di anticoncezionali ormonali come la pillola, la spirale o l’anello vaginale che possono causare delle piccole perdite ematiche scure tra un ciclo e l’altro, per via delle variazioni ormonali o del loro posizionamento.
  • Disturbi dell’alimentazione: quando si soffre di problemi legati all’alimentazione – come l’anoressia, la bulimia o l’obesità – anche il ciclo mestruale diventa irregolare o può subire uno stop. In questi casi, mangiare bene, fare attività fisica e dormire regolarmente può essere di aiuto per riprendere il ritmo naturale della propria funzionalità ovarica.

Naturalmente, ci possono essere altre condizioni particolari che provocano episodi di perdite marroni. Tra queste:

  • Cisti ovariche: non sono una rarità per cui, se soffrite spesso di perdite marroni, è il caso di informare il ginecologo che farà un’indagine attraverso un’ecografia pelvica.
  • Fibromi e polipi: sono dei tumori benigni che possono crescere nell’utero e che possono dare, tra i vari sintomi, macchie marroni. Anche questi possono essere diagnosticati tramite ecografie e sono, comunque, innocui.
  • Lesioni pre-cancerose e cancerose: un tumore maligno dell’utero è la prima preoccupazione, quando si manifestano perdite di sangue marroni. Quando ci sono perdite marroni in menopausa o queste si presentano di frequente, il sospetto che possa esserci qualcosa sotto è più che motivato. Il consiglio è, dunque, quello di contattare il proprio ginecologo ed eseguire, periodicamente, il pap test.
  • Piaghetta al collo dell’utero: detta anche ectopia della cervice, può essere causa di spotting. Si tratta di una condizione non patologica, che può essere segnalata anche da una maggiore produzione di muco vaginale e da piccole perdite marroni dopo il rapporto.

Le macchie marroni prima del ciclo possono verificarsi 2-7 giorni prima della comparsa delle mestruazioni. In genere – come detto – non è nulla di cui preoccuparsi, ma avvisare il ginecologo è sempre una buona abitudine. Secondo gli esperti, ad ogni modo, le cause delle perdite prima del ciclo e dopo possono essere di diversa natura:

  • Periodi di forte stress e affaticamento che possono provocare diverse alterazioni ormonali, tra cui l’abbassamento del progesterone e l’iperproduzione di cortisolo e adrenalina: in entrambi i casi, si verificano delle irregolarità nel ciclo mestruale, di cui lo spotting premestruale ne è un esempio molto comune.
  • Cicli anovulatori, quando non si ha l’ovulazione e non viene rilasciato l’ovocita che può essere fecondato.
  • Carenza di progesterone nell’organismo, ovvero l’ormone steroideo che – quando si ha il ciclo – abbassa in modo drastico i suoi livelli, permettendo la fuoriuscita del sangue e lo sfaldamento dell’endometrio. Quando ci sono perdite marroni premestruali, queste possono essere dovute a un’anomalia ormonale.

Le perdite marroni – quando non sono collegate a sintomi mestruali, come dolori pelvici, tensione mammaria o mal di testa – possono essere provocate anche da alcune patologie o particolari condizioni come:

  • Menopausa precoce;
  • Secchezza vaginale;
  • Vaginiti;
  • Corpo estraneo, come un tampone interno;
  • Vaginosi batterica;
  • Endometriosi;
  • Malattia infiammatoria pelvica;
  • Infezioni sessualmente trasmissibili;
  • Infiammazione della cervice uterina (cervicite);
  • Abrasioni di piccole entità della parete vaginale dopo i rapporti sessuali;
  • Disfunzioni della tiroide;
  • Alcuni farmaci;
  • Coagulopatie;
  • Tumore al collo dell’utero, che non è la causa più comune.

Da tenere presente che, in rari casi, la comparsa di perdite marroni può essere associata a gravi condizioni mediche, per cui è consigliabile avvisare il proprio ginecologo quando queste si ripresentano periodicamente.

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