Combattono tra le montagne di quello che vogliono far diventare il Kurdistan, una terra libera, dove l’uguaglianza sociale, di genere e religione, regni sovrana contro i fondamentalismi e le gabbie dell’Isis. Sono le combattenti curde, raccontate nello splendido e intimo lungometraggio ‘Gulîstan, Land of Roses’ di Zaynê Akyol, in concorso al Milano Film Festival 2016. Soldati ma soprattutto guerriere, dall’animo forte, che decidono di dedicare la loro vita a un’ideale di libertà in pieno Medio Oriente. Affrontano la morte ogni giorno, sapendo che potrebbe essere l’ultimo, in nome della libertà che forse non riusciamo a pensare nemmeno in Occidente. La regista segue le combattenti in ogni aspetto della loro giornata, dall’addestramento fino alla battaglia, mostrandoci il lato umano di una guerra per i diritti fondamentali delle donne.